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BERGAMO SENZA CONFINI. Ricercatori in campo medico, ingegneri aerospaziali, consulenti nel settore digitale, chef e addetti alla ristorazione, pubblicitari e professionisti nella moda. Sono questi i profili professionali più diffusi tra i bergamaschi che hanno scelto di trasferirsi all’estero.
Laureati o con un’alta specializzazione tecnica, cresciuti con una visione globale grazie agli scambi Erasmus, sono per lo più giovani uomini e donne (tra i 25 e i 40 anni) che in Italia non hanno trovato ambienti lavorativi pronti a valorizzarli (anche economicamente). È questo l’identikit che per lo più emerge dalle ormai più di 650 storie raccolte nella rubrica domenicale «Bergamo senza confini» che «L’Eco di Bergamo» ha avviato nel 2014 e che prosegue ogni settimana raccontando le vicende degli expat nostrani. Secondo l’Anagrafe dei cittadini italiani residenUn ti all’estero (Aire) sarebbero almeno 72 mila i bergamaschi residenti all’estero. Un dato ufficiale in costante aumento e che fotografa solo in parte l’emigrazione italiana.
Bergamo, per i giovani emigranti, è la terra a cui un giorno o l’altro vorrebbero tornare, verso cui si sentono riconoscenti per le opportunità di studio che ha offerto, un po’ meno per quelle trovate una volta che quegli studi sono terminati. È la terra che gli ha trasmesso molti valori – il senso del dovere, la passione per il lavoro, la solidarietà – che li rendono così preziosi agli occhi delle imprese internazionali.
Pur nell’unicità delle varie storie ci sono degli elementi che si ripetono: ricercatori che partecipano a bandi sia in Italia sia all’estero e che oltreconfine ricevono interesse per il loro profilo e ambito di studio. Che sono poi stati selezionati e hanno ricevuto non solo una borsa di studio consistente a livello economico ma anche la possibilità di confrontarsi con un team internazionale. Tanti i racconti di neolaureati nel settore della comunicazione digitale che in Italia si destreggiavano con contratti a termine che all’estero hanno invece trovato un posto fisso ben remunerato e una carriera in continua ascesa. Che a 24-25 anni si sono sentiti apprezzati e degni di avere delle responsabilità sempre maggiori.
I Paesi di maggior attrazione restano quelli europei, ma anche gli Stati Uniti e il Canada, sono in ascesa i Paesi arabi, meno la Cina. Bergamo è nel cuore ma la vita corre, spesso si creano nuove famiglie internazionali e si mettono radici nel mondo. Le politiche di conciliazione lavoro e famiglia e il rispetto del tempo libero allontanano sempre di più il desiderio di un rientro.
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