Il Principe di Napoli prende forma, ecco a che punto è il cantiere - Foto

IL PROGETTO. Si sta lavorando per trasformare i circa 1.600 metri quadri in spazi dedicati all’arte, al teatro, alla lettura e alle associazioni del quartiere.

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Bergamo

Si apre un piccolo mondo dietro alla facciata dall’intonaco accartocciato di via Pignolo. L’ex Principe di Napoli è una scatola cinese che racconta la storia della città, dal 1400, questa la prima datazione storica dell’edificio di proprietà comunale, agli anni Sessanta, con il piccolo stabile che costruito a servizio dell’ex asilo, ultima vita vissuta in questi spazi, vuoti dagli anni Novanta. I lavori sono in corso, lo spazio pubblico sarà restituito alla città nell’estate del 2027, questo l’obiettivo.

Cantiere aperto nel maggio 2024

Giovedì 19 giugno il sopralluogo con l’assessore al Patrimonio Francesco Valesini e il direttore lavori Leonardo Angelini, per fare un primo punto sul cantiere, aperto nel maggio 2024. Si sta lavorando per trasformare i circa 1.600 metri quadri in spazi dedicati all’arte, con un’installazione di Andrea Mastrovito (ma anche collaborazioni con Gamec e il Politecnico delle Arti), al teatro (ci lavorerà Desidera), alla lettura (qui troverà sede Liber, l’associazione che ogni anno porta sul Sentierone la fiera dei Librai), alle associazioni del quartiere. Ci sarà anche un bar-ristorante a km zero che opererà in sinergia con Slow Food e Seminario Veronelli.

Il progetto

Lo spazio sarà gestito dalla società Rinascimento Holding per 15 anni, a fronte di un affitto che inizialmente sarà di circa 75 mila euro (dopo i primi tre anni salirà a 90mila). La riqualificazione dell’edificio è tecnicamente uno standard urbanistico legato al «Parco Ovest 2» di via Moroni, promosso dalla FerrettiCasa che oltre al milione e 700mila euro generati dal piano, ha messo a disposizione un extra standard di 1milione e 950mila euro, per una cifra complessiva pari a 3,6 milioni.

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