Tragedia all’ex fabbrica «Reggiani», lunedì l’autopsia. Fiaccolata e lutto cittadino a Ponteranica

È stata disposta l’autopsia sul corpo della giovane ragazza, ritrovato senza vita giovedì sera 26 giugno alla Ex Reggiani di Bergamo: sarà eseguita nella giornata di lunedì 30 giugno. La 14enne, originaria dell’Europa dell’Est, abitava a Ponteranica con la nonna e uno zio.

La procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti con l’ipotesi di reato di omicidio, ma in realtà si tratta solo di una formalità per consentire l’autopsia - fissata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove in nottata, terminati i rilievi della polizia scientifica, il corpo senza vita della quattordicenne è stato portato - e anche per svolgere ulteriori e necessari accertamenti.

Dalla casa dei familiari si era allontanata mercoledì pomeriggio, tanto che giovedì 26 giugno, dopo la denuncia di scomparsa ai carabinieri, sui social era stato diffuso un post con una sua fotografia: «Se qualcuno dovesse vederla, chiamate le forze dell’ordine».Purtroppo, però, quando la chiamata al numero unico delle emergenze è arrivata, per lei non c’era più nulla da fare. L’ipotesi più accreditata resta quella di un gesto volontario, ma le indagini sono aperte. Una notizia, la morte di una ragazza così giovane, che ha lasciato sgomenta l’intera città e la comunità di Ponteranica dove la giovane abitava.

Lunedì fiaccolata e lutto cittadino a Ponteranica

E proprio a Ponteranica, in segno di cordoglio per il grave lutto che ha colpito la comunità, l’amministrazione comunale ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di lunedì 30 giugno. Per tutta la giornata le bandiere negli edifici pubblici saranno esposte a mezz’asta. «Invitiamo i cittadini, le attività e le associazioni del territorio a partecipare al dolore della comunità nelle forme che riterranno opportune» ha fatto sapere l’amministrazione comunale. Lo stesso giorno alle 20.30 si svolgerà una fiaccolata.

L’ultimo messaggio

Proprio giovedì mattina lo zio aveva ricevuto dalla nipote un messaggio con scritto: «Fate una buona vita. Non mi vedrete più». Un testo che aveva ulteriormente preoccupato i familiari che, alla fine, erano andati a controllare nell’area dell’ex Reggiani, trovando il corpo della quattordicenne, che già altre volte in passato si era recata nell’area dismessa. Proprio lo zio e un cugino hanno così dato l’allarme.