Alessandro Invernici: «”Ragazzi On the Road” compie 15 anni. Un progetto dei e per i giovani»

L’intervista Lo chiamano «prezzemolo» e sicuramente Alessandro Invernici lo conoscono in molti ed è impegnato in numerose attività di Bergamo e provincia. Ma quest’anno ha un compleanno da festeggiare: i 15 anni dell’associazione «Ragazzi On the Road».

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Il soprannome che gli danno è «prezzemolo», «prezzemolino», e lo stesso Alessandro Invernici, giornalista bergamasco di 40 anni e attualmente ufficio stampa del gruppo Costim, lo ammette: «Vero, sono un po’ qua e là: mi impegno e mi do da fare per la mia città e il mondo sociale del territorio. Amo le relazioni». Ufficio stampa, referente per gruppi e iniziative del territorio (è impegnato a livello diocesano nella Fondazione Papa Giovanni XXIII e come presidente del Comitato della Festa dell’Apparizione di Borgo Santa Caterina, siede nel CdA anche della Fondazione Credito Bergamasco, ndr), è anche il fondatore di un progetto che quest’anno compie 15 anni: «Ragazzi On The Road».

«Tutto è nato da un incidente: da uno scontro è nato l’incontro - racconta -. Ero corrispondente e su un incidente ho incontrato un agente di Polizia Locale: insieme ci siamo chiesti cosa potevamo fare per rendere più consapevoli i giovani dei rischi delle strade. E’ nata così un’associazione che ha coinvolto già 800 studenti dai 16 ai 22 anni che vestono i panni delle forze dell’ordine, dei soccorritori. Un bell’impatto con la realtà, un’esperienza significativa, nei panni delle istituzioni».

«On the Road è uno schianto con la realtà - spiega meglio -: si fa presto a dimenticare, i ragazzi hanno bisogno invece di esperienze che lascino il segno. Esperienze di vita reale che metta loro nella condizioni di imparare più di qualsiasi raccomandazione. Un’esperienza che diventa contagiosa tra i coetanei» spiega Alessandro Invernici che nella vita lavora «tanto», ma non solo: «Da poco sposato con Roberta, ci coccoliamo la nostra piccola bassotta. E poi amo la montagna, leggere e fotografare». Sempre di corsa, «amo la quiete: e quando posso il silenzio e il relax». E ha un sogno nel cassetto: «Diventare grande senza invecchiare - sorride -. I giovani di “Ragazzi On the Road” in fondo mi mantengono sempre in movimento».

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