Il teatro per ragazzi non è di serie B. Andrea Rodegher: «Il “Prova”, la mia casa»

«Lavorare per i bambini e i ragazzi è stata una scelta precisa, non un ripiego. Quarant’anni fa Teatro Prova prese questa decisione e coerentemente la porta avanti da 40 anni». Andrea Rodegher, presidente di Teatro Prova, una delle compagnie storiche di Bergamo, che principalmente si occupa di teatro per ragazzi, non ha dubbi: «Il teatro per ragazzi non è un teatro di serie B, il teatro per ragazzi è importante, ha una sua identità e una sua cultura di riferimento ben precisa».

Una delle sfide più grandi per chi fa teatro per ragazzi è sicuramente quella di rimanere aggiornato sul linguaggio e sui temi che si propongono: « «Lavorare per i giovani è bellissimo , unisce il teatro all’educazione e crescita del pubblico che hai davanti».

«Anche noi cresciamo insieme al nostro pubblico ed è per questo che da tre anni stiamo cercando di tornare a dialogare anche un pubblico più adulto e questo ci sta dando tante soddisfazioni».

La scena teatrale a Bergamo

«Il sistema teatro a Bergamo è molto florido, negli ultimi anni è migliorato anche il rapporto tra le compagnie che prima era molto slegato, oggi abbiamo riscoperto l’importanza fondamentale del collaborare».

Il desiderio più grande

«Mi piacerebbe tanto che le istituzioni capissero che il teatro per i ragazzi è un tassello fondamentale della cultura e dell’educazione. In Italia c’è una grossa tradizione di teatro per ragazzi che non viene riconosciuta e valorizzata. Mi piacerebbe che chi deve finanziare l’arte possa prendere in considerazione questa cosa e cominci a valorizzare anche questa forma d’espressione così delicata e importante per l’educazione dei nostri giovani».