Addio all’avvocato Arturo Botti, aveva 70 anni: «Una persona vera e mite»

È mancato improvvisamente l’avvocato Arturo Botti, molto noto nell’ambiente forense bergamasco.

È mancato improvvisamente a 70 anni l’avvocato Arturo Botti, molto noto nell’ambiente forense bergamasco. Botti viene descritto da tutti come una persona empatica e dotata di grandissime capacità di mediazione, a livello professionale e nei rapporti interpersonali. Uomo di grande umanità e amante della vita, ha affrontato la professione con grande dedizione, unendo una presenza forte e costante in famiglia. Botti era anche molto sportivo: ha sempre giocato a calcio e a tennis, ma tra le sue grandi passioni c’erano anche la montagna e lo sci, che praticava volentieri con i suoi figli e gli amici. Lo studio professionale, specializzato in diritto civile, societario, commerciale e bancario, situato in via San Benedetto a Bergamo, prosegue con la figlia Laura e i professionisti dell’ufficio, che portano avanti le competenze tramandate da Botti in anni di collaborazione. Anche il figlio Andrea ha scelto di fare l’avvocato per uno studio di Milano, rappresentando insieme alla sorella Laura la quarta generazione di legali nella famiglia.

«Se ne è andato un caro amico e un collega perbene – è il pensiero di Ettore Tacchini, già presidente dell’ordine degli avvocati di Bergamo -. Quando ho perso tragicamente mio padre, il papà di Arturo mi ha preso sotto la sua ala protettrice. I rapporti sono naturalmente proseguiti col figlio. Era solare e corretto anche professionalmente, dotato di una grande capacità di risolvere i problemi». «Mi rimane il ricordo di una vita trascorsa insieme – ricorda l’amico Renato Guerini -. Arturo era una persona vera, con cui è stato facile stabilire un rapporto trasparente, sincero e duraturo, lungo 50 anni. Amava la famiglia e il suo lavoro, nel quale eccelleva per concretezza e sostanza». «Uomo mite, buono e di buon senso, nel lavoro come nella vita - afferma Sergio Gervasoni -. Per lui la conciliazione era il porto ideale per le cause e i contenziosi, grazie alla sua dote non comune di sapersi mettere dall’altra parte».

I funerali di Botti, che lascia la moglie Raffaella con i figli Laura e Andrea e le rispettive famiglie, sono stati celebrati lunedì nella parrocchiale di Cerete Basso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA