Affitti: 640 euro al mese per 100 mq, ma la media nazionale è di 570 euro

L’ANALISI. Lo studio del Servizio Lavoro della Uil. A Bergamo l’incidenza sul budget familiare è pari al 23,7%. A Varese il maggior aumento del canone di locazione in un anno: +153,3%.

A Bergamo il costo medio del canone di affitto mensile di un appartamento di 100 metri quadri è di 640 euro (media riferita agli anni 2021-22), con un’incidenza sul budget familiare del 23,7%, rispetto a una media nazionale di 570 euro mensili con un’incidenza del 21,1%.

La maglia nera italiana per il costo degli affitti va a Milano (1.570 euro mensili e incidenza sul budget del 58,1%), mentre in Lombardia spiccano (dopo Milano) Como con 890 euro al mese e 33% di incidenza sui conti di una famiglia e Lodi con 810 euro al mese e 30% di incidenza. L’analisi del Servizio lavoro, coesione e territorio della Uil ha a oggetto i costi medi di un appartamento accatastato come abitazione civile (A/2) ed economica (A/3) in una zona semicentrale delle città. Bergamo, nel raffronto tra secondo semestre 2021 e 2022, conserva intatta una media di locazione di 7.680 euro annui. La Lombardia risulta la regione più cara per gli affitti. La media nelle altre province: Brescia 680 euro al mese (incidenza del 25,2%), Cremona 560 euro (20,7%), Lecco 540 euro (20%), Mantova 400 euro (14,8%), Monza 560 euro (20,7%), Sondrio 490 euro (18,1%), Varese 760 euro (28,1%).

L’analisi dei dati

A livello nazionale, tra il secondo semestre del 2021 e quello del 2022, gli affitti sono aumentati del 3,6% (240 euro medi annui). Per il coordinatore della Uil Bergamo, Pasquale Papaianni, «la provincia orobica è particolarmente esposta alla questione affitti. Al netto dei normali residenti, la nostra provincia conta un esercito di lavoratori provenienti da altre regioni e i costi per la locazione di un appartamento richiedono ingenti disponibilità, ad esempio 2.700 euro iniziali per il pagamento di tre mensilità come cauzione, una mensilità all’agenzia immobiliare e i vari costi per la registrazione del contratto di affitto, in base ai calcoli forniti dal presidente Uniat Bergamo (Unione inquilini, ambiente e territorio), Carmelo Quaranta. Se i costi vengono spalmati su 12 mensilità, vanno a innalzare il costo mensile dell’affitto di 225 euro, che aggiunti ai circa 640 euro di spesa mensile, raggiungono gli 865 euro per mese, fino al 32% di incidenza sul budget familiare». A Bergamo i valori medi di mercato per la locazione di un’abitazione sono di 6,4 euro al metro quadro (Brescia 6,8, Milano 15,7). Per ovviare in parte ai problemi del caro affitti, nei contratti di locazione convenzionati l’importo del canone di affitto è calcolato in base agli indicatori contenuti nell’accordo territoriale tra sindacati degli inquilini e associazioni dei proprietari, attraverso un’attestazione che certifichi la rispondenza del canone di locazione agevolata ai valori minimi e massimi richiesti per un determinato immobile.

«Occorrono però provvedimenti che affrontino in modo strutturale il tema dell’abitare e del diritto alla casa – aggiunge Papaianni –. Risorse adeguate a un piano di medio e lungo periodo che sia in grado di incrementare gli alloggi di edilizia residenziale pubblica e le risorse del fondo per il sostegno agli affitti e per la morosità incolpevole. È necessario anche adeguare i salari e le pensioni al costo reale della vita».

La classifica nazionale

Nella classifica nazionale (media per la locazione di un’abitazione di 100 metri quadri) ai primi dieci posti oltre a Milano, Como e Lodi ci sono Roma (1.530 euro mensili, 56,7% di incidenza), Venezia 1.080 euro (40%), Bologna 960 euro (35,6%), Bolzano 920 euro (34,1%), Modena 860 euro (31,9%), Firenze 850 euro (31,5%), Rimini 820 euro (30,4%). Il maggior aumento in un anno del canone di locazione si è registrato a Varese, da 300 a 760 euro mensili (+153,3%).

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