Anno giudiziario, il ministro: aumentare gli organici. «Preoccupano gli incidenti»

LA CERIMONIA. Si è aperto nella mattina di sabato 27 gennaio, a Brescia, alla presenza del ministro della Giustizia Carlo Nordio, l’anno giudiziario del distretto bresciano di cui fa parte Bergamo.

Il guardasigilli ha posto l’accento sulla qualità del servizio giustizia e per questo motivo ha annunciato che entro il 2026 verrà colmata la carenza di magistrati in Italia, che ammonta a 1.300 unità. «Non solo, vorremmo anche aumentare gli organici - ha rimarcato Nordio -perché inferiori alla media europea. In Europa ci dicono che in Italia non vengono a investire perché non c’è certezza del diritto. E questo ci costa il 2% del Pil».

«In Europa ci dicono che in Italia non vengono a investire perché non c’è certezza del diritto. E questo ci costa il 2% del Pil».

Il ministro ha avuto parole di apprezzamento per il lavoro svolto nel distretto bresciano. Dove tra i fenomeni più preoccupanti emersi nel periodo preso in esame (1 luglio 2022-30 giugno 2023) ci sono gli incidenti stradali e gli infortuni sul lavoro. Il procuratore generale Guido Rispoli ha definito questi ultimi «una grave ferita», un «fenomeno doloroso» soprattutto «in una Repubblica fondata sul lavoro».

Nel distretto i morti sul lavoro nell’ultimo anno giudiziario sono stati 46 (41 nel periodo precedente), 3 a Bergamo come lo scorso anno giudiziario. Ma nella nostra provincia sono preoccupanti i casi di lesioni sul lavoro: da 68 sono diventati 81.

Allarmante anche il dato sugli incidenti stradali: le vittime sono cresciute da 29 a 44, in pratica un morto ogni 8 giorni. I procuratori del distretto hanno segnalato che in molti casi i conducenti «non si sono fermati per fornire il dovuto soccorso, ma si sono dati alla fuga, venendo comunque per lo più successivamente individuati grazie alle indagini».

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