
(Foto di Colleoni)
L’AUTOPSIA. Nel corso della mattinata di lunedì 15 settembre l’autopsia sul corpo di Francesca Pettinato, trovata mummificata in casa a un anno dalla morte. La figlia di 61 anni accusata di occultamento del cadavere e truffa. Parla l’avvocato difensore.
Questa mattina, 15 settembre 2025, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Francesca Pettinato, l’anziana di 101 anni trovata mummificata nel letto di casa , dove la figlia di 61 anni l’aveva tenuta nascosta per un anno. La scoperta era avvenuta la scorsa settimana, dopo le segnalazioni dei vicini per il cattivo odore e l’allarme del fratello, che non riusciva più a mettersi in contatto con loro.
La donna, dipendente pubblica, è ora indagata per occultamento di cadavere e truffa. Viveva con la madre in un appartamento nei pressi dello stadio, ora sotto sequestro. È ricoverata nel reparto di Psichiatria del «Papa Giovanni», dove ha incontrato il suo legale, l’avvocato Francesco Mangoni, prima del conferimento dell’incarico per l’esame autoptico. «È lucida – ha dichiarato l’avvocato – ma allo stesso tempo appare molto distaccata dalla realtà, come se parlasse di una vicenda che non le appartenesse».
Secondo quanto riferito dal difensore, la donna ha confermato che la madre sarebbe morta il 17 settembre 2024. «Ha fatto fatica a metabolizzare il distacco – ha aggiunto Mangoni – c’era questa difficoltà ad accettarne la scomparsa. Dovrò rivederla prossimamente, serviranno approfondimenti».
Le analisi sono state affidate al responsabile della Medicina legale, Matteo Marchesi, con il supporto dell’antropologa Giulia Caccia, data l’avanzata decomposizione del corpo . Le indagini sono condotte dalla Squadra mobile sotto il coordinamento della pm Giulia Angeleri. Quanto alle cause della morte, l’ipotesi più probabile resta il decesso naturale, visto l’età avanzata della donna, ma si attendono gli esiti ufficiali dell’autopsia. Nel frattempo, il fratello – che vive a Genova – ha fatto sapere di non voler abbandonare la sorella, pur nella sofferenza per la drammatica vicenda familiare.
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