Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 10 Novembre 2025
Arriva «Lost», il laboratorio che dà nuova vita agli oggetti smarriti
IL PROGETTO. Il progetto del Comune di Bergamo in via delle Canovine: bici e monopattini non reclamati saranno sistemati da persone fragili e riusati.
L’officina di «Lost» (Laboratorio oggetti smarriti) è pronta ad aprire entro fine mese nei magazzini comunali di via delle Canovine. Qui si rimetteranno in sesto un centinaio di bici, in attesa, da una decade, di trovare un nuovo proprietario, perché mai reclamate. Non solo biciclette, ma anche smartphone, mazze da golf, auricolari, felpe, monopattini, oggetti «smarriti» intercettati dalla Polizia locale di Bergamo che nessuno è mai andato a riprendersi. E dopo un anno, un mese e un giorno, questi oggetti diventano - prevede la norma - di proprietà del Comune di Bergamo. Per dare loro una seconda vita nasce il progetto «Lost», con la cooperativa il «Barone Rosso», un’iniziativa dal risvolto sociale importante. A mettere mano agli oggetti che più nessuno vuole dando loro una nuova possibilità saranno infatti persone fragili, che vivono un momento di difficoltà. Così potranno rimettersi in gioco.
Il valore sociale
Le bici (ma anche monopattini, tra i ritrovamenti persino un’aspirapolvere) saranno infatti sistemate e vendute, con il ricavato reinvestito nel progetto. «Lost – commenta il vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi – rappresenta un’iniziativa di rigenerazione e inclusione sociale che unisce sostenibilità ambientale e attenzione alle persone. Attraverso un percorso concreto di recupero e valorizzazione, Lost infatti trasforma ciò che sembra perduto in vera e propria opportunità. Le biciclette vengono rimesse in circolo, riparate e restituite alla comunità, mentre il laboratorio diventa uno spazio di lavoro, formazione e dignità per persone fragili, che qui possono riscoprire competenze, fiducia e appartenenza. Le attività si svolgono in stretta collaborazione con il personale del Comune, a garanzia di un’azione coordinata e condivisa». A segnalare i candidati, l’assessorato alle Politiche sociali di Marcella Messina: «È un bellissimo progetto di inclusione sociale – commenta – che mette al centro il riutilizzo e il recupero degli oggetti e che lancia un bel messaggio rispetto al protagonismo delle persone che vivono una situazione di fragilità, valorizzandole, con diversi elementi di innovazione».
«Il nome Lost è particolarmente significativo, identifica gli oggetti smarriti, ma anche le persone che vengono coinvolte, che hanno smarrito la strada»
Tra auricolari, ventagli, caschi, valige e qualche bijoux, il numero di oggetti smarriti è in aumento, anche per la crescita del turismo (difficile che un turista straniero torni per recuperare un oggetto dimenticato chissà dove in città). La Polizia locale continuerà a gestire la prima fase del ritrovamento, mentre la cooperativa «Barone Rosso» si concentrerà su ciò che non viene reclamato da oltre un anno: «Sapevamo che il Comune aveva un po’ di oggetti smarriti da ricollocare, abbiamo allora proposto il progetto – spiega il presidente Mirko Alghisi –. Il nome Lost è particolarmente significativo, identifica gli oggetti smarriti, ma anche le persone che vengono coinvolte, che hanno smarrito la strada. In laboratorio, grazie a un nostro dipendente che ha lavorato per una grossa ditta di biciclette, impareranno ad aggiustare le bici, mettendosi di nuovo in contatto con il mondo del lavoro e socializzando. Inizieremo a coinvolgere circa quattro persone al giorno, lavorando sul primo stock di 100 bici, che hanno 10 anni».
La giacenza
In giacenza nei magazzini comunali ci sono circa 500 biciclette, recuperate nel tempo dalla Polizia locale. Ad aver fatto richiesta in Comune per gestire eventuali mezzi in «surplus» un’associazione no-profit che già all’interno della casa circondariale di Bergamo ha avviato un laboratorio di rigenerazione di bici dismesse ma riparabili. Ancora da definire, invece, le modalità di vendita dei mezzi recuperati che potrebbero andare all’asta (il Comune ha coinvolto la società V.G.C. - Istituto vendite giudiziarie del Tribunale di Bergamo) o messe a disposizione a fronte di una donazione.
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