Arte e falegnameria per i ragazzi: il nuovo crowdfunding di Kendoo

L’INIZIATIVA. Si chiama «Fartegnameria» ed è promosso da Benessere Creativo Obiettivo: sostenere i laboratori per i giovani di Monterosso e Valtesse.

Stimolare i più giovani a recuperare l’arte del saper fare, partendo dal riciclo di materiali di scarto. Trasformare il rifiuto di qualcuno nella risorsa di qualcun altro. È l’obiettivo dei laboratori di «Fartegnameria» («Falegnameria in arte»), che l’associazione sportiva dilettantistica Benessere Creativo propone ogni giovedì sera nell’oratorio di Monterosso e su richiesta nelle scuole, nei centri di aggregazione giovanile e nei Cre dei quartieri limitrofi. Attualmente, per iscriversi ai laboratori – solitamente un ciclo di cinque appuntamenti – è necessario versare una quota, che si aggiunge al costo del tesseramento annuale obbligatorio. Ma la cura della manualità e la creatività, secondo lo staff dell’associazione (che propone anche corsi di Ginnastica posturale), sono valori talmente importanti da dover essere resi accessibili a chiunque.

Il lavoro manuale, oltre a incoraggiare la fantasia, ci insegna infatti l’importanza dei dettagli, ci ricorda che gli errori si possono fare ma si possono anche risolvere. Ci aiuta a capire che con la fatica, la pazienza e la dedizione si raggiungono risultati ineguagliabili.

Per dare quindi l’opportunità a tutti i pre-adolescenti, adolescenti e giovani di Monterosso, Valtesse e Conca Fiorita di partecipare ai laboratori a costo zero, l’associazione sbarca sulla piattaforma Kendoo con una campagna di crowdfunding dal titolo «Tra il dire e il fare c’è di mezzo l’educare».

Gli obiettivi dell’iniziativa sono molti: formativi ma anche e soprattutto pratici. Seguiti dallo staff dell’Asd Benessere Creativo e dagli educatori in forza alle varie realtà presenti a Monterosso e nelle aree confinanti, i ragazzi e le ragazze che parteciperanno ai laboratori saranno invogliati a costruire ed aggiustare oggetti che possano risultare utili per la vita comune. Oggetti pensati da loro stessi, individuati come necessari e quindi «portati a vita nuova». Una lavagna per lo spazio compiti, per esempio, oppure una nuova panchina in oratorio. Il tutto partendo da materiali di scarto come legno e ferro, che verranno forniti dalle aziende locali con cui l’Asd negli anni ha saputo fare rete.

«Da tempo mi dedico ad attività di volontariato – racconta Emilio Maifredi, artista e artigiano, oltre che vicepresidente dell’associazione – .Dalle numerose collaborazioni che abbiamo stretto con i servizi sociali e dalle attività che abbiamo svolto all’interno di alcune comunità di recupero, mi sono accorto di come il riciclo sia profondamente legato alla persona umana. Così come diamo una seconda vita agli oggetti, bisogna dare un’altra possibilità alle persone. Come per i materiali che consideriamo da buttare, anche noi potremmo essere considerati tali. Invece crediamo che metterci in gioco, dedicando tempo e fiducia al fatto a mano, possa permettere a tutti di vedere le potenzialità e le risorse che ognuno ha dentro di sé».

L’obiettivo della raccolta fondi lanciata sulla piattaforma Kendoo è fissato a 10mila euro. Perché il progetto venga finanziato, è necessario che venga raggiunto il 60% della somma totale tramite le donazioni dei cittadini (per donare, basta visitare il sito www.kendoo.it). Una volta raggiunta questa soglia, il restante 40% sarà messo a disposizione dal mentor «Bergamo Smart City & Community», associazione senza scopo di lucro che sostiene le iniziative e le azioni che si adoperano per rendere Bergamo una città «smart» nel senso più ampio del termine. Perché una città intelligente non è solo una città ben connessa, ma una città accogliente, inclusiva, sostenibile. Capace, in sintesi, di migliorare la vita di chi la abita.

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