Baby gang a Bergamo, il 19enne accusato di 2 rapine. «Fondamentale chiamare subito il 112»

L’ALLARME. Il giovane arrestato venerdì 19 dicembre è stato riconosciuto anche dal 17enne minacciato nel piazzale Teb e derubato delle scarpe. Angeloni: «A gennaio al via il progetto Scuole sicure».

È accusato anche della rapina a un diciassettenne dell’Isola il giovane nato in Marocco nel 2006 e residente ad Almenno San Salvatore, arrestato venerdì 19 dicembre dagli agenti delle Volanti per rapina aggravata a un quindicenne, minacciato con lo spray al peperoncino in piazzale Marconi e costretto a consegnare 25 euro. Assistito d’ufficio dall’avvocato Stefano Soardi, sarà interrogato in carcere domani dal gip per la convalida. Gli è contestato anche il fatto di aver portato lo spray urticante fuori casa senza motivo e le lesioni (la vittima, caduta a terra, ha riportato 6 giorni di prognosi per una ferita a un polso).

«Il fenomeno delle rapine tra giovanissimi sta assumendo contorni preoccupantie non riguarda solo il capoluogo, ma attraversa purtroppo tutta la provincia»

La rapina a Bergamo

Venerdì 19 dicembre verso le 8 si è avvicinato al 15enne e gli ha puntato una bomboletta di spray al peperoncino dicendogli di dargli cinque euro. Il giovanissimo ha preso il telefono (aveva i soldi nella cover, in tutto 25 euro) e il rapinatore l’ha spinto a terra e gli ha preso il telefono per estrarre il denaro. Poi gli ha chiesto il codice di sblocco ma il ragazzino è riuscito a riprendere il telefono e fuggire, chiamando il 112. La vittima ha raccontato nel dettaglio l’accaduto descrivendo il rapinatore alla polizia, e dopo che il 19enne (che aveva 40 euro, tra cui le banconote da 20 e da 5 come i tagli presenti nella cover) è stato rintracciato, l’ha anche riconosciuto. Pure un amico del 19enne ha confermato di averlo visto discutere con un giovane italiano, per poi avvicinarglisi con le due banconote in mano. Dalla perquisizione è emerso che il 19enne aveva anche un iPhone, ma non aveva il codice di sblocco (si stanno facendo accertamenti per capire se sia anche questo frutto di rapina o furto) e pure una carta Visa Revolut intestata a un italiano. Il giovane ha numerosi precedenti di polizia: negli ultimi cinque mesi ha collezionato tre denunce per rapina e una per furto aggravato, oltre a nove denunce per la violazione del foglio di via da Bergamo. Sabato 20 dicembre in questura si sono presentati due diciassettenni rapinati anche loro venerdì mattina, alle 7.30, nel piazzale della Teb da quattro maranza. Uno ha minacciato con lo spray al peperoncino il primo giovane, facendosi consegnare le scarpe Nike da 200 euro, all’altro sono stati sottratti il cappellino e 20 euro. Lo studente rapinato delle scarpe ha riconosciuto il 19enne, che quindi dovrà rispondere anche di questo reato.

Da gennaio «Scuole sicure»

«Ci tengo a sottolineare che grazie alla tempestiva telefonata del quindicenne al 112, il suo aggressore è stato catturato poco dopo – sottolinea l’assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni –. Questo per ribadire ancora una volta che i controlli ci sono e le forze dell’ordine sono presenti, ma è necessario che questi reati vengano subito denunciati. I numeri dei servizi svolti nelle aree critiche – 5mila ore in un anno – e i 333 ragazzini segnalati dalla Polizia locale come assuntori di droga in poco meno di dieci mesi dicono molto sul nostro impegno per la sicurezza. A gennaio partirà il progetto “Scuole sicure” con controlli con le unità cinofile nelle aree attorno a 16 istituti superiori cittadini e una campagna informativa contro il consumo e lo spaccio di droga. Il fenomeno delle rapine tra giovanissimi sta assumendo contorni preoccupanti e non riguarda solo il capoluogo, ma attraversa purtroppo tutta la provincia, come dimostrano i recenti episodi di Brignano, Treviglio e Romano di Lombardia. Serve un supporto educativo anche da parte dei comuni in cui vivono». Teb precisa invece che «da novembre abbiamo implementato un servizio di sicurezza sussidiaria con guardie giurate volto a costituire un intervento mirato di prevenzione e tutela, per un ambiente adeguato agli standard di sicurezza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA