Badanti, le retribuzioni salgono del 9, 3%

La novità . Da mercoledì 18 gennaio l’aggiornamento, calcolato sull’80% del tasso d’inflazione. Lunedì 16 fissato l’incontro tra sindacati e datori di lavoro che puntano ad aumenti progressivi. Per una famiglia costi in più fino a 2mila euro.

Ancora una settimana per trovare un accordo. Altrimenti, lo «scatto» sarà automatico. Da mercoledì 18 gennaio, salvo diverse intese, entrerà in vigore l’aggiornamento automatico delle retribuzioni minime di colf, badanti e baby sitter, come previsto dal contratto collettivo nazionale del settore: una «rivalutazione», quella in favore di lavoratori (ma soprattutto lavoratrici, perché la quasi totalità di colf e badanti è donna), che è stabilita all’80% del tasso di inflazione annua. Calcolando che attualmente l’inflazione è attorno all’11,6%, in concreto le retribuzioni dovrebbero alzarsi di circa il 9,3%. Sono circa 12mila le badanti regolari in Bergamasca, impiegate in quasi altrettante famiglie (ci sono però famiglie che hanno assunto anche due badanti), a cui si aggiungono poi numeri più ridotti per colf e baby sitter.

Manca ancora però l’ultima parola, appunto. Su questi temi si terrà infatti nella giornata di lunedì 16 gennaio un incontro tra i sindacati e le associazioni dei datori di lavoro (il precedente incontro fissato per il 3 gennaio non aveva portato alla «fumata bianca»): c’è l’eventualità di un accordo di «mediazione», e quindi verosimilmente con una lieve riduzione (o una diluizione) dell’adeguamento all’inflazione, viceversa dal 18 gennaio scatterà automaticamente quanto già disciplinato dal contratto nazionale. Sul versante delle associazioni dei datori di lavoro, la proposta è quella che gli aumenti siano progressivi, scaglionati nel tempo.

l’adeguamento all’inflazione si tradurrebbe in circa 125 euro in più al mese per gli stipendi delle badanti: calcolando oltre alle tredici mensilità anche l’aggiornamento della quota di Tfr e lo scatto legato anche alla contribuzione, per le famiglie l’incremento dei costi potrebbe avvicinarsi anche ai 2mila euro annui.

Secondo una stima della Fidaldo, la Federazione italiana dei datori di lavoro domestico, l’adeguamento all’inflazione si tradurrebbe in circa 125 euro in più al mese per gli stipendi delle badanti: calcolando oltre alle tredici mensilità anche l’aggiornamento della quota di Tfr e lo scatto legato anche alla contribuzione, per le famiglie l’incremento dei costi potrebbe avvicinarsi anche ai 2mila euro annui.

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