Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 13 Novembre 2025
Bergamo, strada allagata a ogni temporale. Il Comune: «Ripuliremo i canali»
IL CASO. I residenti di via Pascolo dei Tedeschi lamentano una scarsa manutenzione e chiedono il ritorno dell’asfalto. Rota: «Un intervento è previsto nel 2026»
Bergamo
«Quando piove, via Pascolo dei Tedeschi si trasforma in un fiume». I residenti della zona sono scoraggiati, da tempo la strada di campagna, perlopiù sterrata, che lambisce i territori di tre diversi Comuni - Bergamo, Mozzo e Valbrembo - è al centro infatti di una situazione che crea gravi disagi ai residenti e danni alle poche abitazioni presenti lungo il tracciato.
Si tratta di una zona che, con giornate di pioggia intensa, si trasforma in una vera e propria palude, con il sistema di deflusso che non riesce più a funzionare correttamente e l’acqua, anziché defluire nei canali di scolo, scende lungo la via come un torrente
L’incuria dei fossi
La causa principale del problema sarebbe da ricercare «nello stato di incuria dei fossi a lato della strada e dei piccoli canali di cemento trasversali realizzati dal Comune di Bergamo nel primo tratto della strada», spiegano gli abitanti. Si tratta di una zona che, con giornate di pioggia intensa, si trasforma in una vera e propria palude, con il sistema di deflusso che non riesce più a funzionare correttamente e l’acqua, anziché defluire nei canali di scolo, scende lungo la via come un torrente. «Quando piove forte, arriviamo facilmente a 20 o 30 centimetri d’acqua - lamentano i cittadini -. L’acqua arriva dalla zona della Madonna del Bosco, trascinando con sé fango, terra e detriti che finiscono nei fossi, ormai ostruiti e non più in grado di smaltire il flusso».
Per chi ci abita, anche muoversi in auto è diventato un percorso a ostacoli
La situazione «è peggiorata dopo alcuni lavori effettuati negli anni scorsi: il primo tratto di via Pascolo dei Tedeschi era asfaltato per circa cento metri, ma dopo gli interventi del Comune è rimasto asfaltato solo un breve segmento che immette in via Sombreno. Ora tutto il resto è sterrato, pieno di detriti e sassi che vengono trascinati dall’acqua». Per chi ci abita, anche muoversi in auto è diventato un percorso a ostacoli: «Dobbiamo fare continui slalom per evitare le buche e i canaletti che rischiano di danneggiare le macchine. È frustrante vivere in queste condizioni e sentirsi ignorati dalle istituzioni».
Le poche abitazioni della zona chiedono da tempo soluzioni concrete: la loro richiesta principale è il «ritorno dell’asfalto nel primo tratto della via», insieme a una manutenzione regolare dei fossi laterali, che oggi risultano in gran parte ostruiti da terra e vegetazione. «Non pretendiamo grandi opere ma solo di poter uscire di casa senza affondare nel fango e nell’acqua», dicono i residenti. E di garantire anche «un po’ di sicurezza anche a chi passa di qui a piedi o in bicicletta». Via Pascolo dei Tedeschi è infatti molto frequentata da pedoni e ciclisti, come punto di transito verso Città Alta.
A Palazzo Frizzoni il problema è noto. «Si tratta di un tratto già oggetto di sopralluoghi e di un confronto con i Comuni confinanti - spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Ferruccio Rota —. Circa un anno fa si è svolto un incontro con Mozzo e Valbrembo proprio per affrontare il tema del deflusso delle acque meteoriche in occasione di eventi piovosi intensi». Per la parte di strada di competenza del Comune di Bergamo, l’assessore annuncia che «nel 2026 è prevista un’azione di manutenzione e pulizia di quei canali di scolo, grazie alle risorse del Reticolo idrico minore». Rota sottolinea inoltre la necessità di una pianificazione graduale e organica degli interventi, visto che «il territorio di Bergamo comprende oltre 30 chilometri di rete idrica minore da gestire e mantenere».
Il Comune, prosegue l’assessore, interverrà anche «per migliorare la capacità di raccolta delle acque nel tratto a monte della strada, sempre nell’ambito dei fondi previsti per il 2026». Ma Rota lancia anche un appello ai Comuni vicini: «per una soluzione davvero efficace e duratura sarà fondamentale che tutti facciano la loro parte».
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