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Mercoledì 30 Luglio 2025
Booking, class action hotel: adesioni prorogate al 29 agosto
LA PROTESTA. Oltre 10mila hotel coinvolti in tutta Europa. L’azione legale è sostenuta anche da Federalberghi Bergamo e punta a risarcire i danni per pratiche anticoncorrenziali.

Bergamo
È stata prorogata al 29 agosto la scadenza per aderire alla class action europea contro Booking.com, promossa da Federalberghi, Hotrec e altre 30 associazioni di albergatori in tutta Europa. L’azione legale è rivolta agli hotel colpiti da clausole anticoncorrenziali imposte dalla piattaforma, ritenute illegittime dalla Corte di Giustizia UE.
Già oltre 10mila strutture coinvolte
Alla data del 30 luglio sono più di 10mila gli hotel europei che si sono registrati sul sito www.mybookingclaim.com per aderire all’iniziativa legale. La piattaforma permette in pochi minuti di formalizzare la richiesta di risarcimento, senza costi né rischi per le strutture ricettive grazie al supporto di fondi finanziari specializzati.
La proroga è stata concessa per venire incontro agli operatori del settore in piena stagione estiva: il termine iniziale era fissato al 31 luglio.
Sentenza Ue: Booking viola la concorrenza
L’azione fa seguito alla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 19 settembre 2024 (causa C-264/23), che ha stabilito l’illegittimità delle clausole di parità tariffaria (parity rate) imposte da Booking.com. Queste clausole impedivano agli hotel di offrire prezzi migliori su altri canali, alterando la concorrenza, gonfiando le commissioni e ostacolando le prenotazioni dirette.
Federalberghi: occasione storica
«Dopo anni di controversie abbiamo un’opportunità concreta di recuperare somme anche rilevanti versate dal 2004 a oggi,» sottolinea Alessandro Capozzi, presidente di Federalberghi Bergamo. «È il momento di dimostrare unità della categoria e di far sentire la nostra voce.»
Causa paneuropea, coordinata nei Paesi Bassi
L’azione è coordinata dalla fondazione Hotel Claims Alliance e sarà portata avanti davanti ai tribunali dei Paesi Bassi, garantendo un approccio legale unificato in tutta Europa. La partecipazione è sostenuta da associazioni nazionali di oltre 25 Paesi, tra cui Austria, Germania, Francia, Italia, Spagna, Polonia, Grecia e molti altri.
Federalberghi ribadisce che l’iniziativa lancia un segnale chiaro al mercato digitale: le pratiche abusive non saranno più tollerate dal comparto turistico europeo.
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