Caloriferi, via all’accensione a Bergamo: controlli in case e negozi

LA «STAGIONE TERMICA». Per le attività commerciali divieto di tenere le porte aperte. Caldaie, ispettori in campo per verifiche a campione.

Comincia oggi la «stagione termica», con la possibilità di accendere i caloriferi di casa fino a 14 ore al giorno. Dopo il rinvio di una settimana imposto dal Comune di Bergamo (che comunque garantiva la possibilità di accendere gli impianti fino a 7 ore al giorno) si entra dunque a pieno regime. E in vigore entra anche la nuova ordinanza introdotta da Palafrizzoni per arginare il fenomeno delle porte aperte dei negozi (ma anche bar, ristoranti e attività artigianali).

Novità per i negozi

Da quest’anno infatti sarà obbligatorio, pena il sanzionamento, tenere le porte chiuse anche se dotate delle «lame d’aria» (gli impianti che generano una sorta di barriera e che impediscono all’aria calda di «uscire» dai locali). Dietro al provvedimento, un principio di sostenibilità, anche commerciale: «Abbiamo deciso di esplicitare il divieto anche per i locali che hanno le «lame d’aria» perché tenendo la porta aperta si consuma comunque molta più energia per scaldare, senza contare il fatto che queste strumentazioni (le «lame d’aria») sono particolarmente energivore, è quindi un doppio spreco – spiega l’assessore all’Ambiente e Transizione ecologica Oriana Ruzzini -. La Polizia locale farà dei controlli ma vorrei che al di là della sanzione, i negozianti, in particolare i grossi brand, dimostrino, tenendo le porte chiuse, la sostenibilità della propria attività, l’attenzione alle politiche ambientali. Su questo punto, insieme alle associazioni di categoria, stiamo pensando a come valorizzare questi esercenti».

«Principale fonte di CO»

L’assessore Ruzzini ricorda come gli edifici rappresentino «la principale fonte emissiva di CO e gas climalteranti. In città parliamo di 70mila abitazioni che impattano per l’80% nelle emissioni, ridurle significa impattare positivamente sull’ambiente. Per questo abbiamo anche deciso di posticipare l’accensione degli impianti di una settimana, quindi al 22 ottobre (oggi per chi legge, ndr) e di anticipare lo spegnimento al 6 aprile invece che il 15, come stabilito da Regione Lombardia. La raccomandazione dell’amministrazione comunale è di ridurre gli sprechi, con azioni di efficientamento che stiamo sollecitando anche per le abitazioni private, penso alla promozione delle Comunità energetiche». Il Comune di Bergamo a breve avvierà anche una campagna di monitoraggio sulla manutenzione delle caldaie.

I controlli nelle case

In campo gli ispettori, inviati dall’amministrazione comunale che per il servizio ha stanziato 80mila euro: «Saranno fatti dei controlli a campione, è una prescrizione di Regione Lombardia che riguarda le caldaie e la loro manutenzione, per verificare se è stata effettuata – spiega l’assessore Ruzzini -. Ai cittadini interessati dal controllo sarà inviata una lettera con i riferimenti per concordare un sopralluogo».

Le disposizioni

Ecco le disposizioni in vigore da oggi, 22 ottobre. Gli impianti potranno essere accesi per un massimo di 14 ore giornaliere, anche suddivise in più fasce, nell’intervallo compreso tra le ore 5 e le 23. Stabiliti i limiti di temperatura: 17° (con 2 gradi di tolleranza) per edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e 19° (con 2 gradi di tolleranza) per tutti gli altri edifici (questi limiti non si applicano per le strutture sanitarie e scolastiche). Per quanto riguarda l’obbligo delle porte chiuse per i negozianti, «sono esenti i locali con dehors che – precisa l’ordinanza - necessitino di passaggio continuo tra interno ed esterno per garantire il servizio agli avventori».

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