Carico e scarico in piazza della Cittadella «Un problema, ma mancano alternative»

IN CITTA’ ALTA. Fa discutere l’ipotesi di trasformare in un hub l’area liberata dalle auto nel 2023. Gli operatori: «Questione da affrontare, la priorità è fare uscire i mezzi da Piazza Vecchia».

Il carico-scarico lungo la Corsarola è un problema la cui soluzione non è più rinviabile. Lo dicono gli operatori commerciali e ne è consapevole il Comune di Bergamo che tra le ipotesi di assestamento dei mezzi ha preso in considerazione anche piazza Cittadella, liberata dalle auto nel 2023 (il piano carico-scarico prevede alcuni «hub» per la sosta dedicata ai mezzi degli operatori che poi proseguirebbero a piedi, con la merce sul carrellino).

Un’ipotesi che fa discutere, quella di portare i furgoncini per le consegne «leggere» nella piazza Viscontea (tema affrontato anche in Giunta, dove i pareri sono discordanti), di cui si è parlato nelle riunioni promosse dal Comune di Bergamo con gli operatori. Tuttavia le alternative a piazza della Cittadella al momento scarseggiano, e per alcuni vederla parzialmente riempita di camion la mattina – come peraltro accade da sempre per Piazza Vecchia – potrebbe essere un sacrificio tutto sommato sopportabile.

«In questi mesi abbiamo lavorato sul tema del carico-scarico insieme al Comune – dice Paolo Chiari, residente e titolare de “Lalimentari” di piazza Vecchia -. L’ipotesi degli hub nasce dal Comitato dei residenti, dalla gente che abita e lavora in Città Alta. La problematica riguarda tutti. All’inizio c’era diffidenza, ma la cosa importante è liberare il traffico dalla Corsarola, è una questione di sicurezza dei pedoni, di decoro, ma anche un modo per garantire che il nuovo piano per la raccolta dei rifiuti funzioni. L’ipotesi Cittadella è da prendere in considerazione, si utilizzerebbe solo la mattina ed è una zona di passaggio, dove non ci sono attività commerciali. Non è molto meglio, come avviene oggi, vedere i furgoni in Piazza Vecchia, che già dalle prime ore del mattino si anima con residenti e turisti».

Per Roby Amaddeo, presidente della Comunità delle botteghe di Città Alta (e consigliere comunale), «l’assessore alla Mobilità Marco Berlanda è stato molto disponibile, si sta affrontando davvero il problema. L’impianto è corretto, con diversi hub “esterni” alla Corsarola, in piazza Mercato del Fieno, piazza Mercato delle Scarpe e Reginaldo Giuliani, così da liberare la Corsarola dai furgoni. Si è discusso anche di piazza Cittadella, dove si ricaverebbero una decina di stalli per i furgoni, per un paio d’ore la mattina». La proposta «fa scalpore, dato che è stata pedonalizzata – prosegue Amaddeo –. Certamente sarebbe meglio trovare un’alternativa, come Colle Aperto, dove si dovrebbero però togliere stalli per i residenti». La coperta è corta e il tema è sentito (prova ne è l’alzata di scudi dei residenti sul taglio di posti, circa 35, in piazza Angelini).

La questione sicurezza

C’è anche una questione di sicurezza: «Già con la precedente amministrazione – ricorda Amaddeo – erano stati rivisti gli orari della Ztl per le consegne, per garantire sicurezza agli studenti diretti a scuola, non c’è solo il turismo. Il problema è complesso e il punto è liberare l’asse principale della Corsarola dal traffico del carico-scarico, almeno per i carichi leggeri. Il piano che punta a trasportare la merce sui carrellini non può valere per la merce pesante come bevande e sacchi di farina, non è possibile. Su questo punto continuo a proporre la creazione di gruppo di acquisto tra ristoratori».

«Occorre valutare i tempi»

Non è contrario a prescindere alla soluzione della Cittadella neanche Tomaso Ghilardi presidente della Cooperativa Città Alta: «Il carico è diventato un problema da gestire e risolvere, crea disagi a tutti, compresi i commercianti – dice –. La soluzione degli hub esterni è intelligente, ma presenta dei limiti per alcuni tipi di merci, per i quali non ci sono alternative. Piazza della Cittadella è senz’altro un punto strategico, a meno che non venga svuotata da altre macchine Colle Aperto, ma è difficile. Certo, è tra le piazze più belle: pensare di ospitare 7-10 camion è problematico. Occorre valutare attentamente il tempo di permanenza degli operatori, perché rischia di diventare molto affollata». Anche chi trasporta spera in una soluzione a breve: «Credo che il Comune stia cercando di mettere a terra un progetto che sia sostenibile, anche se sarà difficile accontentare tutti, residenti e operatori – spiega Enrico Rota, imprenditore nel settore beverage -. Si è aperta una discussione su piazza Cittadella, posso capire le obiezioni, ma un’alternativa ai furgoni bisogna trovarla. Inoltre si tratterebbe solo di qualche ora la mattina, liberando così piazza Vecchia. C’è qualche operatore che parcheggia anche lì e non è bello da vedere. Ci sono i diritti dei residenti, ma anche quelli degli operatori che devono essere messi nelle condizioni di lavorare. Sta al Comune trovare un compromesso».

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