
Cronaca / Bergamo Città
Martedì 07 Ottobre 2025
Caro vita e affitti brevi. Nella Bergamasca boom di provvedimenti di sfratto: 795 nel 2024
I NUMERI. Oltre due al giorno (+3,7%), per trovare numeri più alti bisogna tornare indietro di 10 anni. L’allarme dei sindacati: «Cresce la fragilità abitativa».
Per trovare numeri più alti occorre tornare indietro di dieci anni esatti. Il polso della «fragilità abitativa» si legge anche attraverso questa voce: nel 2024 in Bergamasca sono stati emessi 795 provvedimenti di sfratto (l’equivalente di oltre due al giorno in media), con un aumento del 3,7% rispetto ai 767 del 2023. Era dal 2014 che non se ne contavano tanti, allora furono 818.
I numeri nella Bergamasca
I dati del ministero dell’Interno raccontano il tema-casa nell’aspetto più delicato, quello di chi deve abbandonare l’abitazione, e i tempi recenti evidenziano un andamento a diverse velocità: se le convalide mostrano una nitida tendenza di crescita (vale anche in confronto al pre-Covid: furono 438 nel 2017, 697 nel 2018 e 694 nel 2019), al tempo stesso risultano ora in frenata le richieste di esecuzione presentate all’ufficiale giudiziario (1.889 nel 2024, -13%), che possono riguardare più volte lo stesso immobile. In linea con quest’ultimo rilievo, si riducono anche gli sfratti eseguiti con l’intervento dell’ufficiale giudiziario: sono stati 347 lo scorso anno, -29,9% sul 2023, ma va ricordato che nell’immediato post-pandemia si era accumulato un arretrato legato al «blocco» varato nella fase emergenziale, gonfiando quindi le cifre dell’ultimo periodo.
Il tema degli affitti brevi
Il caro-vita, il lavoro povero, le difficoltà sociali che diventano croniche. Attorno alle dinamiche consolidate, quelle che conducono spesso gli inquilini a non pagare l’affitto e dunque portano i proprietari ad avviare un contenzioso, s’aggiunge un’altra dinamica. La proliferazione degli affitti brevi va sempre più a scapito della residenzialità classica, e c’è un indizio a ribadirlo. Dei 795 provvedimenti di sfratto emessi in provincia di Bergamo nel 2023, 180 sono stati motivati dalla «finita locazione», con un balzo del 9,1%: è quella casistica per cui il proprietario, una volta scaduto il contratto, vuole rientrare in possesso dell’alloggio per altri scopi. E oggi, dice l’esperienza quotidiana, la nuova destinazione è molto spesso quella dell’affitto turistico, più redditizio e sicuro. Sull’altro versante, le convalide per morosità o altra causa sono state 615, in crescita «solo» del 2,2%.

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