«Case Aler, polemiche sterili. Rincari legati alla crisi energetica»

LA REPLICA. L’assessore regionale Franco: «Già dal 2022 abbiamo stanziato fondi per ridurre l’impatto sulle famiglie»

«Le polemiche sollevate dall’Unione inquilini sono sterili e strumentali. Quando si parla di case popolari e di famiglie in difficoltà occorre responsabilità e serietà». L’assessore regionale a Casa ed Housing sociale, il bergamasco Paolo Franco, interviene così in merito ai rincari in bolletta che stanno interessando numerose famiglie, tra città e provincia.

Rincari fino al 70%

In queste settimane gli inquilini bergamaschi delle case popolari gestite da Aler hanno iniziato a ricevere le lettere in cui vengono informati dall’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale dei conguagli da pagare per le spese relative al 2022, con rincari fino al 70%. Una situazione di pesante aggravio per le famiglie assegnatarie - spesso già in condizioni di difficoltà - e che riguarderebbe circa 3mila nuclei, secondo l’Unione inquilini di Bergamo. «Siamo di fronte ad un fatto gravissimo - segnalavano venerdì dall’Unione-. Questo dopo che solennemente era stato assunto l’impegno da parte del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e dall’allora presidente di Aler, Fabio Danesi, che non si sarebbe proceduto a dei rincari».

«Regione ha fatto e farà la sua parte»

Una vicenda su cui è ora intervenuto l’assessore Franco: «I rincari in bolletta che stanno arrivando alle famiglie assegnatarie non sono frutto di scelte della Regione o di Aler, ma conseguenza diretta della crisi energetica internazionale, esplosa dopo l’invasione russa dell’Ucraina e che ha fatto lievitare i costi delle materie prime in tutta Europa e far finta di ignorare questo dato significa non dire la verità ai cittadini - spiega Franco -. Regione Lombardia non è rimasta ferma a guardare. Già dal 2022 abbiamo stanziato risorse straordinarie per contenere l’impatto degli aumenti sulle famiglie assegnatarie e nel 2023 abbiamo confermato ulteriori impegni economici. Non si tratta di promesse vuote, ma di misure concrete e tangibili che hanno permesso di ridurre almeno in parte i costi ricaduti sugli inquilini. Abbiamo lavorato e continueremo a lavorare con Aler per garantire trasparenza, equità e sostegno, soprattutto a chi si trova in condizioni di maggiore fragilità». Dall’assessore arriva un invito alla collaborazione: «È troppo facile oggi agitare bandiere di protesta, senza proporre soluzioni reali - aggiunge -. La Regione ha fatto e continuerà a fare la sua parte per assicurare che i costi siano equi e sostenibili, e costruire strumenti concreti di sostegno. Invito quindi l’Unione Inquilini ad abbandonare le polemiche sterili e a collaborare con istituzioni e territori per trovare soluzioni condivise e praticabili. Regione Lombardia continuerà a essere al fianco degli inquilini, non con chiacchiere o promesse, ma con risorse vere e misure concrete».

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