Corsa ai Caf per fare l’Isee: agende piene. «Caccia ai bonus, è l’effetto del carovita»

Il fenomeno. Boom di prenotazioni per rinnovare o ottenere ex novo il documento, fondamentale per ricevere benefici quali assegno unico universale e «sconto» sociale sulle bollette. «Appuntamenti già sino a fine febbraio».

Vecchi e nuovi bonus, ma anche la crisi che morde e la corsa a un sussidio. Tutti a caccia dell’Isee, l’Indicatore della situazione economica equivalente ormai entrato nelle abitudini dei bergamaschi. Ma con numeri sempre in crescita: nei principali Caf le agende di gennaio e febbraio sono già piene, con una ulteriore tendenza alla crescita rispetto ad anni recenti in cui la mole di richieste era già incrementata di parecchio. In filigrana c’è anche un segnale della difficile congiuntura economica, con la richiesta di aiuti per cui è richiesto proprio l’Isee.

«Siamo partiti già a dicembre contattando direttamente noi le persone che avevano fatto l’Isee nei primi tre mesi del 2022, così da non ingolfare il centralino e procedere con maggiore ordine – spiega Monica Gardana, responsabile del Caf Cisl Bergamo, realtà che nel 2022 aveva elaborato 41.296 Isee -. Le richieste principali sono legate ai rinnovi del bonus energia, dell’assegno unico e del reddito di cittadinanza. Le agende sono già quasi piene per gennaio e febbraio, con appuntamenti fissati già anche per fine febbraio-inizio marzo». I Caf dei sindacati restano tra i riferimenti più gettonati. «Lo scorso anno, da gennaio a metà marzo avevamo già visto un aumento molto forte delle richieste di Isee per via dell’avvento dell’assegno unico: quest’anno i cittadini, memori proprio dell’anno passato, si sono portati avanti con gli appuntamenti per non rischiare di arrivare in ritardo per alcune scadenze», rileva Adolfo Nesi, responsabile Caaf della Cgil di Bergamo: secondo i dati aggiornati ai giorni scorsi, le agende di gennaio 2023 contavano già 8.804 prenotazioni, poi già oltre mille per il mese di febbraio (e i numeri aumenteranno a breve); la tendenza di crescita è appunto rilevante, perché la Cgil è passata dai 27.426 Isee del 2021 ai 32.292 del 2022 (+17,7%), in primis appunto per il boom dell’assegno unico. «Nelle ultime settimane abbiamo contattato direttamente tutte le persone che hanno fatto l’Isee nel 2022, per razionalizzare gli appuntamenti – prosegue Nesi -. A queste persone poi si aggiunge una piccola parte di cittadini che in precedenza non aveva richiesto bonus e sussidi perché magari malinformato, e che ora invece sono invece pronti a fare le pratiche».

«Prepararsi alla crisi»

La fotografia più completa, che aggrega il lavoro quotidiano della capillare rete di Caf che fanno capo a più realtà, dai sindacati alle associazioni, è quella dell’Inps: nel 2021, l’ultimo anno rendicontato, in Bergamasca sono stati 127.400 gli Isee prodotti, mentre nel 2016 erano stati «solo» 78.861. La parabola di crescita del medio periodo si lega in primis a un maggior numero di sussidi legati all’Isee, ma negli ultimi tempi sembra essersi accesa un’altra «spia». «La crescita degli Isee – ragiona Andrea Perico, direttore di Acli Service, cui fanno capo i Caf delle Acli – è la somma di due fattori: da una parte c’è l’aver conosciuto e capito questo strumento, ma dall’altra parte c’è anche la consapevolezza che l’Isee è uno strumento utile per accedere a bonus che permettono di ricevere un sostegno in situazioni di difficoltà economica. C’è infatti chi non lo richiede per una misura specifica come l’assegno unico, ma lo fa semplicemente per averlo pronto nel caso si renda necessario richiedere un altro tipo di bonus».

Anche le Acli appunto rilevano un incremento delle richieste in questa primissima parte dell’anno: nei giorni scorsi risultavano già 8mila Isee prenotati da gennaio in poi, contro i 6mila dello stesso periodo del 2022 (+33%); in sostanza si è già quasi al 50% di tutte le prenotazioni ricevute nell’intero 2022 (erano state 17mila). «Da metà gennaio abbiamo potenziato infatti le disponibilità di appuntamenti – aggiunge Perico -, così come le ore di apertura, e abbiamo rafforzato anche il personale. Le persone hanno ormai ben chiare le scadenze dei vari bonus, dunque scelgono di muoversi per tempo e già dall’inizio dell’anno scatta questa corsa».

L’assegno unico

L’assegno unico resta appunto una delle misure più gettonate. Dal 1° marzo l’Inps proseguirà col pagamento in automatico per chi già ne usufruisce. Con una precisazione: da marzo, spiega l’Inps, l’importo sarà determinato in base all’Isee 2023, e dunque bisognerà presentare la nuova documentazione. «In mancanza di Isee 2023 – prosegue la nota dell’Inps -, l’assegno sarà calcolato con riferimento ai valori minimi previsti dalla norma, salvo conguaglio con tutti gli arretrati in caso di presentazione dell’Isee entro il 30 giugno».

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