Ducato di Piazza Pontida: un secolo nel cuore della tradizione bergamasca

ANNIVERSARIO. Primo appuntamento in Piazza Pontida con l’annullo postale e gli omaggi a Umberto Zanetti e Francesco Barbieri. Il Duca Morotti: il è un’occasione per ricordare il nostro passato e guardare al futuro. Il sindaco: è parte del nostro bisogno di sentirsi radicati nella storia e nel territorio.

L’anno del centenario per il Ducato di Piazza Pontida è scoccato il 15 marzo con un doppio evento in grande stile. Proprio Piazza Pontida nel pomeriggio è stata teatro d’elezione per presentare le prime iniziative promosse per l’importante anniversario. Sotto gli storici portici è stato allestito un banchetto meta di appassionati di filatelia e collezionisti interessati all’annullo postale dedicato al centenario. L’annullo è in doppia versione: una rielaborazione grafica del logo del Ducato con la corona gemmata e cinque punte, un volatile e il numero cento bene in vista; l’altro è quello di Gioppino con i tre gozzi bene in vista e la scritta «SÈNT-TRÈNT’AGN DE PÖBLICASSIÙ DEL GIOPÌ».

Le tappe dell’anniversario

Il Duca Mario Morotti ha ricordato poi le altre tappe della giornata: la presentazione di «Parlarbergamasco» l’ultima opera (postuma) di Umberto Zanetti, data alle stampe grazie alla concessione dei parenti, la medaglia celebrativa del centenario opera dello scultore Luigi

Oldani e il ricordo del Duca Brasca Ü, al secolo Francesco Barbieri. «Il nostro centenario è un’occasione per ricordare il nostro passato associativo e guardare al futuro - spiega il Duca - Non è un momento facile, i giovani le tradizioni le stanno un po’ dimenticando. C’è però stato un ritorno di fiamma. Ricordo che la Consulta dei giovani ci ha contattati per parlare di tradizioni ed è stato un bel segnale. Abbiamo collaborazioni con la scuola di Moda di Bergamo, lavoriamo con la scuola la “Traccia” di Calcinate. Sono occasioni per creare incontro e misurarci con il linguaggio dei giovani, nella speranza di trovare interesse e gettare le basi per una continuità del Ducato».

Duchi in corteo

Lo sguardo intanto è puntato sulla S filata di Mezza Quaresima che domenica 17 marzo terrà banco per le strade cittadine: «Per la prima volta sfileranno tutti i duchi, le loro facce saranno rappresentate con delle caricature e apriranno il corteo». In attesa della festa della sfilata, Morotti accenna ai prossimi progetti: «Allestiremo una mostra interattiva a Orio al Serio, ci saranno degli incontri a BergamoTv e inoltre stiamo lavorando ad un film vero e proprio dedicato alle nostre maschere nel mondo. I nostri Gioppino e Arlecchino, tirati fuori da un baule si trasformeranno in personaggi veri e andranno all’estero a portare la nostra tradizione».

Il plauso del sindaco

In Piazza Pontida è intervenuto il sindaco Giorgio Gori portando i saluti e l’apprezzamento dell’amministrazione comunale per il lungo impegno del Ducato nella conservazione della tradizione orobica. «Sono stati cento anni di costante attività in cui si sono dati la staffetta tanti duchi e tanti dignitari che hanno condiviso la passione per la tradizione, il dialetto, per un’idea di territorio. - ha affermato il primo cittadino - Nonostante i tanti cambiamenti di questi cento anni, con momenti brutti e belli che hanno profondamente cambiato la vita delle persone, questa è una cosa che è rimasta e che secondo me ha le energie per andare avanti. E trova la sua ragion d’essere nel bisogno che ognuno di noi ha sentirsi radicato in una storia, in un territorio, sentirsi parte di una famiglia». L’incontro si è chiuso con uno scambio di doni: una targa del Comune al Ducato e una medaglia (la centesima) per il sindaco Gori.

Testimonianze in video

In serata all’Uci Cinemas di Orio soci e simpatizzanti del Ducato si sono ritrovati per la presentazione dell’opera di Zanetti da parte del professor Erminio Gennaro e per assistere alla proiezione di un video che ha ripercorso, con varie testimonianze, la storia del Ducato attraverso le persone che si sono spese per tenere viva una delle tradizioni più sentite dell’identità bergamasca.

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