Ex convento di San Francesco, lavori slittati a metà settembre

IN CITTA’ ALTA. Il restauro dello spazio panoramico doveva iniziare in estate. L’assessore Rota: «Intervento non invasivo». Il cantiere durerà otto mesi.

Dovevano iniziare questa estate, ma i lavori di restauro e consolidamento della terrazza panoramica dell’ex convento di San Francesco in Città Alta prenderanno il via verso metà settembre. L’assessore ai Lavori pubblici Ferruccio Rota spiega che la «differenza di tempi è dovuta alla conclusione degli ultimi dettagli della fase di appalto».

Il progetto esecutivo, approvato in primavera dalla Giunta, ha un costo di 980mila euro. «È un intervento importante – spiega Rota – che segue la messa in sicurezza impiantistica del convento. Andremo a restaurare la terrazza che si affaccia sul Parking Fara, con un consolidamento statico della struttura concordato con la Soprintendenza, in modo non invasivo». Il cantiere avrà base nell’area verde del baluardo di San Lorenzo, dove verranno depositati i materiali che saranno trasportati con una gru, vista la ridottissima accessibilità dall’esterno e la delicatezza del contesto.

La terrazza, con un affaccio unico su Porta San Lorenzo, Valverde e l’incrocio tra le Valli Brembana e Seriana, sarà valorizzata dal Museo delle Storie, che potrà sfruttare lo spazio esterno per attività culturali e didattiche

Tra gli interventi previsti il consolidamento del muro di contenimento, la pavimentazione in pietra arenaria, l’impermeabilizzazione, la nuova illuminazione e una nuova piazza per una migliore fruizione. Verranno inoltre realizzati interventi strutturali preliminari sulle volte del primo piano interrato, sulle strutture verticali, sul muro di sostegno e sulla scala di accesso a nord-est. La terrazza, con un affaccio unico su Porta San Lorenzo, Valverde e l’incrocio tra le Valli Brembana e Seriana, sarà valorizzata dal Museo delle Storie, che potrà sfruttare lo spazio esterno per attività culturali e didattiche.

Lo spazio si potrà raggiungere anche tramite il nuovo (inaugurato a marzo) camminamento da via Fara, diventando un secondo accesso al complesso che ospita il Museo della fotografia Sestini che sta riscuotendo un grande successo di pubblico grazie alla mostra «Attraverso l’Italia. Fotografie di Pepi Merisio», aperta fino al 7 settembre. «Siamo felici che il convento di San Francesco stia registrando un particolare apprezzamento dai visitatori: è un luogo amato dai turisti, ma riscoperto anche dai bergamaschi – spiega Roberta Frigeni, direttrice del Museo delle Storie –. Il 39% dei visitatori proviene dalla città e dalla provincia, il 26% da fuori provincia e il 35% è straniero».

Il Museo ha in progetto poi, non appena ci saranno le condizioni per farlo, di collegare la terrazza all’area verde del belvedere del Parking Fara. Sarà così possibile accedere al Museo anche da lì, restituendo ai visitatori la storia dell’antica Chiesa di San Francesco

Secondo Frigeni, «il nuovo cantiere costituirà una tappa fondamentale al percorso di valorizzazione del complesso del convento di San Francesco. In particolare, al termine dei lavori verrà restituita alla città e ai turisti la bellissima terrazza panoramica, luogo dove anticamente sorgeva il terzo chiostro del convento francescano. La vista è una delle più belle tra quelle che si godono dai luoghi della rete del Museo delle storie: l’incrocio delle valli del nostro territorio. Il Museo ha in progetto poi, non appena ci saranno le condizioni per farlo, di collegare la terrazza all’area verde del belvedere del Parking Fara. Sarà così possibile accedere al Museo anche da lì, restituendo ai visitatori la storia dell’antica Chiesa di San Francesco. Solo dalla terrazza infatti è possibile cogliere la meravigliosa architettura dell’abside e delle cappelle laterali. Per il Museo delle storie, e in particolare per il Museo della fotografia Sestini e del suo nuovo Spazio Mostre, questo cantiere rappresenta un momento di fondamentale importanza e siamo quindi grati al Comune per l’intervento».

Cantiere di otto mesi

I lavori dureranno circa otto mesi e saranno concentrati sulla terrazza di circa 235 metri quadrati, nella parte a nord dell’edificio, dove un tempo sorgeva il «chiostrello» del convento, realizzato tra il Duecento e il Cinquecento. Nel corso dei secoli, il complesso ha ospitato un ospedale, un carcere e una scuola elementare, fino a diventare sede del Museo delle Storie nel 2002.

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