
( foto Bedolis)
IL CANTIERE. In via Baioni a Bergamo a breve la convenzione con il Comune, l’obiettivo è cominciare la costruzione degli edifici a inizio 2026. Previste anche due piazze e verde.
Le macchine demolitrici sono entrate in azione lunedì, per abbattere ciò che resta della vecchia Sace in via Baioni, operazioni che andranno avanti per qualche mese, quando dei capannoni (ad eccezione di un piccolo edificio che sarà «rigenerato») non resterà più nulla.
Sull’area di oltre 20mila metri quadri sorgeranno sei nuovi fabbricati, come previsto dal piano depositato dall’operatore, al vaglio degli uffici di Palafrizzoni. «Mentre si conclude l’iter autorizzativo con il Comune ci portiamo avanti con le demolizioni e la rimozione del materiale, di concerto con Arpa Lombardia» spiega Giuseppe Amico, amministratore unico della società World Building srl, promotrice dell’operazione sulla vecchia Sace, un piano fermo da quasi 20 anni.
Sul fronte della mobilità, il piano prevede 75 parcheggi su strada e, in due piani interrati, 313 posti per i futuri proprietari e 130 a disposizione dell’Abb Sace che qui dovrebbe insediarsi
Al lavoro da un paio di giorni tra le vie Baioni, Crescenzi e Pinetti, l’«impresa Milesi geometra Sergio» che nei prossimi mesi sarà operativa con almeno quattro macchine demolitrici, con bracci di altezze superiori ai 20 metri, e una squadra di 20-30 uomini in base alle necessità di lavorazione. Una volta concluso l’intervento, si inizierà a costruire, come previsto dal piano depositato dal privato nei mesi scorsi, il primo a seguire gli indirizzi e le norme del nuovo Piano di governo del territorio. In programma, si diceva, sei palazzine tra i 5 e i 7 piani, il recupero di un edificio esistente da destinare all’edilizia convenzionata e nuovi spazi interrati eventualmente a disposizione della confinante Abb Sace: in tutto 13.600 metri quadri di costruito, il 30% in meno rispetto alle vecchie convenzioni che ipotizzavano torri fino a 15 piani.
Sul fronte della mobilità, il piano prevede 75 parcheggi su strada e, in due piani interrati, 313 posti per i futuri proprietari e 130 a disposizione dell’Abb Sace che qui dovrebbe insediarsi. Il risvolto pubblico vale 4,5 milioni di euro, tra opere pubbliche e monetizzazioni (ad alimentare il nuovo Fondo dell’abitare, per sostenere le locazioni convenzionate e il recupero di alloggi comunali inutilizzati): una piazza con affaccio su via Pinetti di 1.500 metri quadri con la futura sala civica, una piazza-giardino di 1.800 metri quadri con uno spazio commerciale di 80 metri quadri, 8mila metri quadri di verde, camminamenti pubblici e viali alberati e 75 parcheggi su strada (oltre ai due piani interrati, con oltre 400 posti auto privati). A realizzare il nuovo piano una cordata di imprenditori del territorio uniti nella società World Building srl, che già ha lavorato, in città, sulla rigenerazione dell’ex caserma Li Gobbi, in via Suardi.
Nei mesi scorsi i residenti avevano più volte denunciato problemi di sicurezza negli edifici fatiscenti, diventati punto di ritrovo per la microcriminalità della zona
Sull’ex Sace, la società ha le idee chiare: «Ormai siamo partiti – continua l’amministratore unico Giuseppe Amico –. Le demolizioni sono organizzate in due step, la prima riguarda gli edifici verticali, la seconda i pavimenti, ci vorranno almeno tre mesi per questa prima fase. Siamo pronti a mettere a punto un piano di caratterizzazione di concerto con Arpa, ma non dovrebbero esserci particolari criticità, dato che qui un tempo Abb assemblava quadri e contatori elettrici, non era un sito di produzione».
La costruzione dei nuovi edifici è prevista nei primi mesi del 2026: «A breve sarà convocata la conferenza di servizi, poi contiamo di firmare la convenzione con il Comune di Bergamo – illustra le prossime tappe Amico -. Il passaggio successivo è la presentazione del permesso di costruire delle opere pubbliche, dalle piazze ai parcheggi, quando questo sarà rilasciato potremo iniziare a costruire. Siamo in linea con i tempi che ci siamo dati».
La riqualificazione dell’area è attesa dal quartiere. Nei mesi scorsi i residenti avevano più volte denunciato problemi di sicurezza negli edifici fatiscenti, diventati punto di ritrovo per la microcriminalità della zona. «L’avvio delle demolizioni è un passaggio importante, sappiamo quanto quell’area sia stata motivo di preoccupazione per il quartiere, per i problemi di ordine pubblico – afferma l’assessore alla Rigenerazione urbana Francesco Valesini -. La legge regionale prevede, in sostituzione del piano attuativo, un permesso di costruire convenzionato, provvedimento che nasce dalla normativa più recente. L’obiettivo è arrivare all’approvazione della Giunta entro fine anno».
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