«Facciamo luce su tutte le violenze», mercoledì 8 ottobre un nuovo presidio

L’INIZIATIVA. Alle ore 18.30 in Piazza Matteotti, in affiancamento e sostegno al presidio fisso per la Palestina, nuova manifestazione organizzata dalla Rete bergamasca contro la violenza di genere.

Torna il presidio mensile della Rete bergamasca contro la violenza di genere, che si terrà mercoledì 8 ottobre a Bergamo. Come già avvenuto in settembre, il presidio si svolgerà in affiancamento e sostegno al presidio fisso per la Palestina e Sumud Flotilla che si tiene tutti i giorni in Piazza Matteotti. L’appuntamento è quindi alle 18.30, «per continuare a fare luce su tutte le violenze, tenere alta l’attenzione e unire le forze di tutti coloro che lottano per la pace, la libertà, l’autodeterminazione e cancellare l’oppressione» spiegano gli organizzatori.

«Fare luce è una strada che la Rete ha scelto fin dall’inizio, con la sua presenza attraverso i suoi presidi, le sue iniziative e proposte alle istituzioni. Noi crediamo che denunciare, fare luce, sia l’unico modo per fare sì che le persone, la comunità, le istituzioni, le forze dell’ordine uniscano le forze: sapere e soprattutto agire sia necessario; per combattere ogni tipo di violenza con tutti gli strumenti disponibili, e per cancellare ogni espressione della cultura patriarcale che considera legittimo opprimere per conservare il potere» continua la Rete bergamasca contro la violenza di genere.

A settembre 82 chiamate ai centri antiviolenza

I dati rivelano in modo chiaro ed immediato quello che accade. Le nuove chiamate giunte ai centri antiviolenza di Bergamo e provincia in settembre sono state 82. Anche le forze dell’ordine hanno diffuso informazioni preoccupanti, riportate dai media: per esempio, la compagnia dei carabinieri di Zogno ha comunicato a media locali il 19 settembre scorso di avere condotto in 10 giorni ben 8 interventi legati a fatti in «codice rosso». E nel mese di settembre in Italia ci sono stati due femminicidi.

«É essenziale che questa attenzione non si smorzi mai e che si estenda il più possibile, come impegno e anche come sostegno alle persone discriminate e vittime di violenze per il loro genere o le loro identità, perché ogni mese siamo in piazza soprattutto per loro» spiegano gli organizzatori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA