
(Foto di Bedolis)
LA MOBILITAZIONE. In tanti anche al corteo partito dalla stazione, organizzato da «Non una di meno».
Mobilitazione doppia, a Bergamo, per la Festa della donna. In 500 hanno partecipato al corteo organizzato da «Non una di meno» e partito alle 17 dalla stazione, uno «sciopero transfemminista contro la violenza patriarcale, guerre e povertà». Non solo femminismo, quindi, ma anche sostegno alla Palestina e protesta contro il Governo: alcuni manifestanti hanno dato fuoco a delle fotografie della premier Meloni.
Di altro tenore l’ormai consueto presidio in largo Rezzara, che si svolge ogni 8 del mese, della Rete bergamasca contro la violenza di genere. Ha partecipato anche Daniela, la donna accoltellata dal marito nel parcheggio di un supermercato a Seriate, abbracciata dalla sindaca di Bergamo Elena Carnevali e da Marzia Marchesi, assessora alle Pari opportunità.
«Vogliamo lavorare sulla prevenzione e sull’accompagnamento delle donne - ha detto la sindaca - lavorare su percorsi culturali per fare in modo che il rispetto nasca fin dai primi anni di vita, mentre in questo paese si fa ancora fatica anche sugli aspetti più piccoli e scontati, che sono però fondamentali».
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