
Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 06 Ottobre 2025
Flotilla, decollati verso Atene i 15 italiani: c’è anche Dario Crippa
LA SVOLTA. La gioia di mamma Marzia Marchesi: «Ci ha chiamato l’Unità di crisi: Dado torna». Il volo è decollato per Atene poco dopo le 14 di lunedì 6 ottobre, l’arrivo in Italia previsto alle 19,10. Dario Crippa atterrerà a Malpensa in serata.
«Ci ha chiamato ora l’Unità di crisi: domani Dado torna». La notizia arriva quando sono da poco passate le 20,30 di domenica 5 ottobre e in piazza Matteotti si è appena concluso il 35° giorno di presidio ininterrotto pro Palestina e per gli attivisti della Global Sumud Flotilla ancora trattenuti in Israele. A diffondere la notizia dell’imminente ritorno di Dario Crippa è la mamma, l’assessore comunale Marzia Marchesi. Che poco prima, di fronte a Palafrizzoni con il marito Paolo Crippa, aveva ricevuto tante strette di mano e tanti abbracci. Oggi, lunedì 6 ottobre, i due genitori potranno riabbracciare il figlio venticinquenne, tra gli ultimi italiani della missione umanitaria fino a domenica ancora in carcere in Israele.
In Italia in serata. Dario arriverà a Malpensa
Dario e gli altri 14 connazionali della Flotilla arriveranno stasera in Italia: da Atene prenderanno le coincidenze per le diverse città. Il volo per la capitale greca è decollato poco dopo le 14. « Abbiamo appena parlato con la rappresentante legale della Global Sumud Flotilla, un’avvocato italiano in contatto diretto con i legali israeliani.Ci ha detto che l’aereo è appena partito da Tel Aviv, diretto ad Atene» ha comunicato Marzia Marchesi poco dopo le 14. Dario Crippa atterrerà alle 19,10 a Malpensa. A quanto riferito, le spese per il viaggio saranno sostenute dal Global Movement to Gaza.

Quasi in contemporanea il post su «X» del ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Gli ultimi 15 italiani della Flottilla rimasti in Israele partiranno domani (oggi, ndr) con un volo charter per Atene. Saranno assistiti dalla nostra Ambasciata sia alla partenza e poi in Grecia nel trasferimento verso l’Italia». Il papà di Dario, Paolo Crippa, aveva sentito la Farnesina anche alle 16 (i contatti negli ultimi giorni sono stati costanti), ma la situazione era ancora in stallo: «Ci avevano spiegato che ancora non sapevano quale sarebbe stata la procedura, se avrebbero dovuto affrontare un processo. Ieri (sabato, nrd) avevamo invece sentito un’avvocata del pool israeliano che li avrebbe dovuti assistere: ci ha riferito che Dario le aveva dato il nostro numero di telefono appena arrivato in porto e che lei non era però ancora riuscita a contattarci».
«Tante associazioni ci hanno espresso la loro vicinanza, amici, nostri ex compagni di scuola, gli scout dei quali Dario fa parte. Li ringraziamo davvero di cuore»
Mamma Marzia e papà Paolo hanno sentito anche il giornalista del «Fatto Quotidiano» Alessandro Mantovani, che si trovava sulla stessa barca della Flotilla di Dario, la «Otaria»: «Ci ha detto che Dario gli è piaciuto molto come persona e che in prigione sono stati umiliati: un comportamento davvero inumano, che qui in Italia è vietato anche se sei un assassino». Se da un lato prevale la preoccupazione, dall’altro le tante manifestazioni d’affetto sono state fondamentali per i genitori: «Sono preoccupato perché non mi fido completamente delle autorità israeliane: le ritengo delle schegge impazzite – ammette papà Paolo –. Sono però contento per la solidarietà che stiamo raccogliendo in città e nella comunità che si è mostrata unita: tante associazioni ci hanno espresso la loro vicinanza, amici, nostri ex compagni di scuola, gli scout dei quali Dario fa parte. Li ringraziamo davvero di cuore: senza tutto questo, non riusciremmo a dormire. Si è creata una rete di appoggio morale, emotivo e politico. Domenica prossima parteciperemo anche noi alla Marcia della Pace Perugia-Assisi: da Bergamo partiranno diversi pullman e ci saremo anche noi».
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