Furto in Città Alta, orologio da 70mila euro sfilato al gioielliere Curnis

Claudio Curnis, uno dei gioiellieri più noti della città, è rimasto vittima di un furto con destrezza.

Due uomini nei giorni scorsi gli hanno sfilato dal polso un orologio del valore di decine di migliaia di euro (pare settantamila, anche se il dettaglio è privo di conferma, come i pochi altri finora trapelati).

La tecnica dell’abbraccio

L’episodio è accaduto nei pressi dell’abitazione del gioielliere, in Città Alta. Era di pomeriggio, Curnis è sceso dall’auto per entrare in casa. Qui erano appostati i due malviventi, specializzati nella cosiddetta tecnica dell’abbraccio. Uno dei due ha finto di conoscere il gioielliere. «Ciao Claudio, ti ricordi di me? Abbiamo lavorato insieme in passato», gli avrebbe detto. Sono le frasi che dovevano servire a giustificare l’approccio e poi l’abbraccio. Durante il quale, con una sensibilità e un’abilità da prestigiatore, uno dei malviventi gli ha sfilato l’orologio dal polso (la marca è un dettaglio che non viene confermato da chi indaga).

Una volta arraffato l’orologio, i due si sono sbrigativamente congedati. E questo ha insospettito Curnis: prima insistenti convenevoli e poi tanta fretta. Il gioielliere - titolare di due prestigiosi negozi in centro: quello storico di via Monte Grappa, sotto i portici del Sentierone, e uno in via Zambonate - subito dopo s’è accorto del furto e ha dato l’allarme. I due però si erano già dileguati.

Due i malviventi, specializzati nella cosiddetta tecnica dell’abbraccio. Uno dei due ha finto di conoscere il gioielliere. «Ciao Claudio, ti ricordi di me? Abbiamo lavorato insieme in passato», gli avrebbe detto

La Squadra mobile della questura sta ora indagando per risalire agli autori del colpo. In particolare, si stanno vagliando le immagini delle telecamere della zona, per scoprire le fattezze dei due malviventi e la targa del mezzo col quale si sono allontanati.

I furti precedenti

Curnis in passato era stato vittima di furti, ma con altra tecnica ed entità di bottino. Nel mirino la gioielleria di via Monte Grappa, che aveva subito due spaccate. Una il 16 marzo 2015: con un’auto i malviventi avevano sfondato la vetrina ed erano fuggiti con orologi e gioielli per oltre un milione di euro. Per questo colpo nel 2017 la squadra mobile aveva arrestato sette rom. Il 15 novembre 2016 la seconda spaccata. Due malviventi armati di mazza avevano praticato un buco nella vetrina alle 18,49, arraffando alcuni Rolex esposti: bottino di circa 200mila euro. In questo caso gli autori non erano stati individuati.

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