La Rete bergamasca contro la violenza di genere scende in piazza il 25 novembre: “Fermiamo la violenza, insieme”

L’APPUNTAMENTO. Anche quest’anno la Rete bergamasca contro la violenza di genere aderisce alla manifestazione del 25 novembre, giornata mondiale dedicata all’eliminazione della violenza contro le donne.

Bergamo

L’iniziativa, organizzata da «Non Una di Meno Bergamo» con il coinvolgimento di numerose realtà locali, partirà alle 18 da Piazzale Marconi per raggiungere Piazza Pontida attraversando il cuore della città.
La Rete annuncia la propria presenza ribadendo un messaggio chiaro: la violenza di genere non può essere affrontata esclusivamente con strumenti securitari o giudiziari. Le norme sono indispensabili, sottolineano le associazioni, ma non bastano se non si interviene anche sul piano culturale, sulla trasformazione dei valori, sull’immaginario collettivo e sull’educazione.

«Difendere i centri antiviolenza e l’educazione affettiva

Nel comunicato si richiama l’urgenza di sostenere i centri antiviolenza, sempre più spesso sotto pressione, e di contrastare i tentativi di escludere dalle scuole i percorsi di educazione affettiva e sessuale. La Rete rivendica inoltre il diritto di tutte e tutti a esprimere la propria identità e autodeterminazione, dalla tutela della legge 194 fino alla possibilità di vivere liberi da discriminazioni e paura.

Una violenza radicata, in Italia e nel mondo

La violenza di genere viene definita una vera emergenza globale: i femminicidi rappresentano soltanto la parte più visibile di un fenomeno quotidiano e diffuso, fatto di soprusi, oppressioni e silenzi forzati. Il comunicato richiama anche il contesto internazionale, ricordando come guerre e conflitti – dalla Palestina all’Ucraina, dal Sudan ad altre aree del mondo – colpiscano in modo sproporzionato donne, bambine e bambini, con forme estreme di violenza come lo stupro utilizzato come arma nei conflitti.

«Fermiamo la violenza, insieme»

Il corteo del 25 novembre, spiegano le associazioni, vuole essere un momento collettivo di presa di parola e mobilitazione. Una presenza fisica e simbolica che rompa l’immobilismo e denunci i meccanismi di potere che alimentano il sistema patriarcale.
La Rete bergamasca contro la violenza di genere «invita tutta la cittadinanza a unirsi alla manifestazione» e annuncia la sua partecipazione con lo slogan che accompagnerà striscioni e interventi durante la marcia: «Fermiamo la violenza, insieme».

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