L’allarme: «Truffe online, ora anche con l’Intelligenza artificiale»

IL FENOMENO. La polizia postale di Bergamo: «La criminalità sfrutta i nuovi modelli informatici per mettere a segno frodi ed estorsioni sempre più efficaci». Il bilancio degli investigatori: in un anno 210 indagini e 30 sequestri.

Da un lato la repressione, dall’altro la prevenzione, a partire dalle scuole. Sono i due fronti sui quali opera la «Polizia postale e delle comunicazioni» nella Bergamasca, impegnata in primis a contrastare i fenomeni del cyberbullismo e delle truffe online, entrambi purtroppo molto diffusi e che, negli ultimi dodici mesi, hanno registrato una crescita anche nella nostra provincia. Gli agenti di questa specialità della polizia di Stato – come lo sono la Stradale, la Ferroviaria e la polizia di frontiera – nell’ultimo hanno infatti portato a termine 210 attività investigative ed eseguito 44 perquisizioni. Le persone arrestate sono state tre, mentre quelle indagate a piede libero 75. Sono state inoltre comminate 15 sanzioni amministrative, cui si sommano 30 servizi di controllo e monitoraggio antirapina sul territorio e 30 sequestri di materiale utile alle indagini.

La formazione nelle scuole

Accanto a questo, la polizia postale è stata protagonista di incontri di formazione e di prevenzione nelle scuole: sono stati raggiunti 2.200 studenti di 25 istituti scolastici della Bergamasca, nell’ambito del progetto «Una vita da social», iniziativa itinerante che è arrivata quest’anno alla dodicesima edizione e che sarà ripetuta anche nei prossimi mesi. «Sono state inoltre attivate interlocuzioni per campagne di informazione, con le quali diffondere capillarmente la cultura della sicurezza digitale sui canali informativi rivolti all’utenza delle principali aziende di trasporto pubblico», spiegano alla polizia postale, da poco guidata dall’ispettore Marco Formica.

L’intelligenza artificiale nelle truffe

I poliziotti di questo ramo devono fare i conti sempre più con l’Intelligenza artificiale impiegata per commettere crimini digitali che spesso si tramutano in reati molto più reali. «La cybercriminalità ha registrato negli anni un aumento esponenziale, sia nei numeri che nel livello e nella qualità criminale, arricchendosi di competenze e nuovi strumenti sempre più centrati sull’Intelligenza artificiale – spiegano gli operatori –. I dati presenti sulla Rete sono l’obiettivo più ambito delle organizzazioni criminali, che li utilizzano per minare l’integrità dei servizi pubblici essenziali, realizzare frodi informatiche e campagne di cyber-estorsione, alimentare i mercati neri del deep web e aggredire la sfera più intima della libertà personale dei cittadini. E, in questo, i minori sono purtroppo i soggetti più esposti».

Per contrastare questi fenomeni la polizia postale e delle comunicazioni può contare a livello nazionale su una rete interconnessa di 18 Centri operativi per la sicurezza cibernetica e 82 Sezioni operative. Il tutto viene coordinato dal Servizio di polizia postale e per la sicurezza cibernetica, oggi inserito nella nuova Direzione centrale per la Polizia scientifica e la sicurezza cibernetica del Dipartimento della Pubblica sicurezza.

Le indagini nazionali: i dati

Sul fronte del contrasto alla pedopornografia on line, a livello nazionale sono state portate a termine nell’ultimo anno 2.800 indagini, con mille perquisizioni, 144 arresti e 1.028 indagati a piede libero. A colpire il numero di siti analizzati: ben 42.031. In un anno 2.775 spazi web sono inoltre stati oscurati e inseriti nella black list per contenuti pedopornografici. Nell’adescamento on line colpisce la giovanissima età delle vittime: in 25 casi, sempre a livello nazionale, i reati hanno riguardato vittime al di sotto dei 9 anni, cui si aggiungono 206 reati con vittime tra i 10 e i 13 anni e 139 tra i 14 e i 16 anni.

I numeri della truffe online: quelle denunciate nell’ultimo anno alla Postale sono state in Italia qualcosa come 18.714, in media, più di cinquanta ogni giorno

Sempre in tutta Italia, nell’ultimo anno i casi si cyberbullismo trattati sono stati 319 e hanno riguardato principalmente la fascia d’età 14-17 anni, anche se si è registrata una crescita di vittime anche sotto i 9 anni. I casi di «sextortion» – che rientrano tra i reati contro la persona – sono stati 1.500, di cui 127 nei confronti di minorenni. Oltre duecento, poi, le persone denunciate per revenge porn. I casi di diffamazione online in Italia sono stati 1.954, con 620 indagati. Non da ultimo il capitolo delle truffe online: quelle denunciate nell’ultimo anno alla Postale sono state in Italia qualcosa come 18.714: in media, più di cinquanta ogni giorno. Alto anche il numero di denunciati: 3.581. In calo, invece, a livello nazionale le truffe legate al trading on line, scese del 20% in un anno. I casi trattati sono comunque ancora numerosi: 8.468, con qualcosa come 48 milioni di euro illecitamente sottratti alle vittime dei finti intermediari finanziari. Infine gli attacchi informatici: nell’ultimo anno in Italia ce ne sono stati oltre dodicimila. I denunciati sono stati 180.

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