L’ambasciatore di Kiev scrive a Gori: «Via dal Festival Pianistico il russo Matsuev»

Crisi internazionale. Il governo di Zelensky, attraverso l’ambasciatore ucraino a Roma, ha scritto ai sindaci Gori e Del Bono per fermare il doppio concerto di Denis Matsuev, che firmò un documento pro-Putin. Leggi di più su L’Eco di Bergamo di martedì 7 febbraio.

Il governo di Volodymyr Zelensky attraverso Yarolsav Melynk, ambasciatore straordinario e plenipotenziario dell’Ucraina nella Repubblica Italiana, ha scritto una lettera formale al sindaco di Bergamo Giorgio Gori e a quello di Brescia Emilio del Bono per chiedere di cancellare con un colpo di penna il concerto del pianista russo Denis Matsuev in programma mercoledì 24 maggio al Teatro Grande di Brescia e sabato 27 maggio al Teatro Donizetti di Bergamo per il Festival Pianistico che si terrà nelle due città dal 22 aprile al 16 giugno, parte del programma della Capitale della Cultura.

Denis Matsuev è membro del Consiglio per la cultura russa, e da quasi un anno non si esibisce più in Occidente (ha già ricevuto diverse censure) perché in passato ha appoggiato il presidente russo Vladimir Putin e le sue politiche: nel 2014 firmò una lettera a favore dell’annessione della Crimea; pubblicata sul sito web del ministero della Cultura, recava in calce le firme di 511 personalità della cultura russa che, in seguito, hanno dichiarato «con fermezza» sostegno anche all’invasione dell’Ucraina.

Matsuev un anno fa disse di non essersi pentito di aver firmato quel documento pro-Putin ma dichiarò anche di volere che «la musica sia ascoltata in Ucraina, non gli spari». Da molti mesi sulla guerra il pianista russo tace, ma ora è intervenuto contro di lui direttamente il governo di Kiev: i due sindaci lombardi si sono presi del tempo per riflettere su una questione internazionale molto delicata.

Approfondisci l'argomento su L'Eco di Bergamo del 7 febbraio

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