Liste elettorali chiuse al fotofinish, ecco i candidati bergamaschi

Verso il voto. Nutrita la pattuglia orobica,entro 48 ore gli elenchi dovranno essere validati.

Il dado è tratto. Alle 20 di ieri, la lunga maratona delle liste elettorali ha tagliato l’agognato traguardo dopo un percorso dai tornanti strettissimi. Alla Corte d’appello di Milano, i partiti hanno depositato la voluminosa documentazione relativa ai candidati in corsa per le votazioni del 25 settembre. In tutta la Lombardia, hanno presentato le liste 21 partiti per la Camera e 17 per il Senato (non tutti i partiti, e si parla di quelli più piccoli, hanno presentato candidati in ogni collegio lombardo).

Alla Camera

Il collegio proporzionale «puro» bergamasco è il Lombardia 3-P01. La Lega schiera (nell’ordine) il tesoriere Giulio Centemero (milanese, ma candidato a Bergamo anche nel 2018), poi l’uscente Rebecca Frassini, la new-entry Stefano Locatelli (già sindaco di Chiuduno, responsabile enti locali) e Simona Pergreffi (dal Senato). Quest’ultima, senatrice uscente, si trova in una posizione che lei stessa definisce «certamente non facile, metterò ancora una volta tutto il mio impegno. Comunque vada non smetterò di svolgere il lavoro al servizio del movimento». Per Stefano Locatelli, già sindaco di Chiuduno, vicepresidente dell’Anci nazionale e responsabile degli enti locali della Lega, la sfida sarà «portare la mia esperienza, dar voce ai sindaci». Frassini assicura «una campagna pancia a terra lavorando per il bene del territorio: purtroppo il taglio dei parlamentari è stato pesante, sapevamo che il rischio era che non potessero essere ricandidate anche figure molto capaci. Farò del mio meglio per onorare il fatto di essere stata riconfermata».

Forza Italia ha come capolista la milanese Valentina Aprea (deputata uscente); in terza e quarta piazza i bergamaschi Cinzia Locatelli (sindaca di Cerete) e Stefano Conti (vicesindaco di Cenate Sotto). «Si tratta di una candidatura inaspettata – dice Locatelli – . Farò certamente del mio meglio per portare consensi a Forza Italia, partito del quale condivido da sempre i valori e i principi».

Fratelli d’Italia schiera al primo posto il coordinatore provinciale Andrea Tremaglia; terzo l’ex coordinatore Daniele Zucchinali, quarta l’assessora regionale a Turismo, marketing territoriale e moda e campionessa di sci Lara Magoni. «Noi moderati» punta su Fabiola Bologna (neurologa, deputata uscente), seguita da Damiano Zambelli (sindaco di Val Brembilla). Bologna, nel 2018 eletta con i 5 Stelle, aveva poi lasciato il gruppo e oggi è segretaria regionale di «Italia al Centro» di Giovanni Toti. «Vorrei portare avanti il mio lavoro legato ai temi della sanità. Come gruppo, ci poniamo come “centro del centrodestra”, abbiamo sempre sostenuto convintamente il governo Draghi».

Nel centrosinistra, il Pd ha il capolista «paracadutato» Vinicio Peluffo (milanese, segretario regionale): alle sue spalle, i bergamaschi Leyla Ciagà (deputata uscente), Marco Bresciani (in quota Articolo 1) e Valentina Ceruti (vicesindaca di Villa d’Almè e vicepresidente nazionale di Anci Giovani). Mentre per il primo in lista, sul fronte dem, l’elezione è data praticamente per certa, per il resto la situazione è tutta da vedere. «C’è stata un po’ di delusione generale per lo spostamento dei candidati bergamaschi Misiani e Carnevali su Milano – dice Ciagà –. Mi piacerebbe continuare l’esperienza in parlamento, dove sono stata solo un anno e mezzo. I temi ambientali, che mi stanno a cuore, finalmente sono arrivati al centro dell’agenda politica, soprattutto del Pd».

L’Alleanza Verdi-Sinistra punta su Gino Gelmi, una vita d’impegno nel sociale. «Il nostro punto numero uno del programma – si legge in una nota del gruppo, che si presenterà ufficialmente sabato alle 15,30 nella sala del Mutuo Soccorso a Bergamo – è la difesa e l’attuazione della Costituzione repubblicana e antifascista». Da fuori Bergamo i nomi di Più Europa e Impegno civico.

Il «terzo polo», l’unione di Azione e Italia Viva, schiera capolista il consigliere regionale Niccolò Carretta, al terzo posto c’è il coordinatore di Italia Viva Raffaello Teani. Nel Movimento 5 stelle in pole position Monica Ferraris, attivista della Valle Seriana. Nelle liste «outsider», Consuelo Locati (avvocata dell’associazione dei familiari delle vittime Covid) è capolista per Italexit di Paragone. «È stato l’unico movimento che ha accettato di mettere nel programma elettorale le mie tre condizioni: una transazione della causa civile per i familiari delle vittime Covid, una proposta di legge di indennizzo per tutti i familiari colpiti da lutti Covid fino al marzo 2021, la commissione d’inchiesta parlamentare», dice Locati. Per Unione Popolare (portavoce Luigi De Magistris), terzo posto per Marco Sironi, esponente di Rifondazione Comunista e consigliere comunale a Seriate. «I temi che vogliamo affrontare – dice – riguardano fortemente la nostra terra: le questioni legate a lavoro, salario, diritti, e poi la pace. In pochi giorni, con Ferragosto di mezzo, abbiamo raccolto 60mila firme in tutta Italia, 950 nella Bergamasca: un capolavoro di partecipazione e democrazia».

Ci sono poi 36 Comuni bergamaschi (Isola, Valle Imagna, Val San Martino) inclusi nel collegio proporzionale con Como, Lecco, Sondrio. Lì, tra i bergamaschi si segnalano Stefano Benigni come capolista di Forza Italia: deputato uscente, è in pole per la riconferma. «È un collegio particolarmente grande, c’è la volontà che Forza Italia sia determinante», dice. Devis Dori, deputato bergamasco di Europa Verde, è capolista di Verdi/Sinistra.

Le sfide all’uninominale

Poi, le sfide dell’uninominale, dove uno solo si aggiudica la vittoria: nel collegio di Treviglio, lo scontro è tra Alessandro Sorte (deputato uscente di Forza Italia, centrodestra) e Gabriele Giudici (vicesindaco dem di Ciserano e segretario provinciale dei Giovani Democratici, centrosinistra). In lizza anche Fabio Paganini, avvocato e vicesindaco di Osio Sotto, per Azione/Italia Viva, Jacopo Gnocchi per i 5 Stelle, Giovanna Magni per Unione popolare.

«Abbiamo liste molto competitive, in campo ci sono persone rappresentative del territorio – commenta Sorte –. Bergamo vede schierati addirittura tre deputati. Rappresentiamo i moderati, i popolari, europeisti, atlantisti. Sono convinto che i nostri voti saranno determinanti per far vincere il centrodestra». «Le sfide difficili ci piacciono – dice dal canto suo il ventisettenne Giudici –. Intendo concentrarmi principalmente sui temi dei diritti, lavoro e formazione, ambiente, che oggi è un’assoluta priorità».

Spostandoci all’uninominale di Bergamo, Rebecca Frassini (Lega) è la carta del centrodestra, Valentina Ceruti quella del centrosinistra, Niccolò Carretta quella di Azione-Italia Viva. «Mi sono messa a disposizione del Pd – dice Ceruti –. Questa settimana partiremo con i gazebo e banchetti in tutto il collegio, che è molto vasto». In lizza qui anche Concetta Torrisi (5 Stelle) e Simone Santini (Unione popolare).

Al Senato

Nella corsa per Palazzo Madama, Bergamo è in un unico collegio proporzionale con Brescia, Mantova, Cremona. La Lega schiera il big Roberto Calderoli capolista, seguito da Daisy Pirovano e Cristian Invernizzi. Calderoli, vicepresidente del Senato, è anche uno dei «decani» dell’aula: è entrato in Parlamento nel 1992. A «batterlo» c’è solo Pierferdinando Casini, eletto la prima volta nel 1983. Nonostante la fama nazionale, correrà solo a Bergamo, «come sempre – dice –. So di essere apprezzato in modo trasversale, per la conoscenza del funzionamento dell’attività legislativa: questo per me è un onore».

Forza Italia ha Berlusconi come primo nome (ma opterà per un altro collegio), così in seconda piazza Alessandra Gallone può centrare la riconferma; in quarta piazza Nerella Zenoni, sindaca di Bianzano. Fratelli d’Italia ha Daniela Santanché come capolista.

Per il Pd, scelte poco «local»: la capolista (ma lo fu anche nel 2018) è la milanese Simona Malpezzi. Quarto l’assessore di Palafrizzoni Giacomo Angeloni. «In questi anni – commenta – spero di aver dimostrato che con impegno e passione le cose possono cambiare, che si può amministrare mettendo al centro le persone». Il tandem Azione-Italia Viva cala i big: capolista Matteo Renzi, seconda la bresciana Maria Stella Gelmini.

Capitolo uninominale: nel collegio di Bergamo il centrodestra punta su Daisy Pirovano, il centrosinistra su Angeloni, Azione-Italia Viva cala l’asso Andrea Moltrasio, ex presidente di Confindustria Bergamo e del Consiglio di sorveglianza Ubi Banca. «Sono contento –dice Moltrasio – sono molto legato alla città, in una prospettiva europea, e mi trovo in perfetta sintonia con le idee di Carlo Calenda. Non faccio pronostici né promesse, ma la volontà è di far circolare idee importanti per il nostro territorio. Al di là del risultato, spero in una discussione che sia di livello adeguato, per il bene del Paese». I 5 Stelle schierano qui Umberto Di Franco, Unione Popolare Daria Fratus, il Partito comunista italiano Domenico Ventura.

Nel collegio di Treviglio, alla fine il centrodestra converge sull’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata (in quota Fdi), il centrosinistra sulla bresciana Cristiana Tebaldi (sindaca dem di Leno), Azione-Italia Viva su Gelmini. Per i pentastellati c’è Maria Rosa Ghitti, Dario Filippini per Unione Popolare, per il Partito comunista Erika Corbellini.

«Da diplomatico non avevo mai preso una posizione di partito – racconta l’ex ministro degli Esteri Terzi di Sant’Agata –. Finita quell’esperienza, mi sono iscritto a Fratelli d’Italia, forza che ho ritenuto di grandi prospettive per i progetti che portava avanti, l’inserimento convinto nel mondo euroatlantico, le politiche economiche finalizzate alla crescita, la visione dell’Italia come forza che può contribuire alla stabilità internazionale». Il suo nome circola già nelle indiscrezioni come titolare della Farnesina in un eventuale governo Meloni. «Intanto sono onorato della candidatura, di poter servire il Paese se avrò la fortuna di entrare in Parlamento – replica Terzi –. I temi che mi appassionano sono quelli della sicurezza internazionale, della legalità, dei diritti umani».

Entro 48 ore la verifica della correttezza delle liste

«Le candidature proposte – commenta il consigliere regionale di FdI Paolo Franco, non in lizza per il Parlamento – hanno dimostrato un principio cardine: la coerenza, per noi, è un valore imprescindibile. Ssono donne e uomini che hanno a cuore - da sempre - il territorio bergamasco. Proprio per questi motivi, ritengo siano state scelte azzeccate».

Quelli elencati sono i nomi che è stato possibile ottenere alla scadenza del deposito delle liste, ieri sera.

Ora la prefettura e la commissione elettorale regionale lavoreranno per 48 ore (fino alle 20 di domani) per verificare la correttezza dei documenti depositati. Dopodiché, le liste «non in regola» avranno 48 ore per sistemare quanto contestato.

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