Lupi e orsi, in Bergamasca presenze in aumento. Un’app per inviare segnalazioni

I DATI. «Anche se finora non si sono verificati incidenti gravi, il pericolo per la sicurezza delle persone non può essere escluso».

La presenza dei grandi carnivori in Lombardia è in costante crescita. Lo conferma il rapporto Grandi Carnivori 2024, presentato giovedì 3 luglio alla Commissione Montagna del Consiglio regionale. All’incontro hanno partecipato il presidente della Commissione Giacomo Zamperini (FdI), l’assessore al Territorio Gianluca Comazzi, rappresentanti di Ersaf e il colonnello Alberto Ricci del Comando Regione Carabinieri Forestale Lombardia, componenti della task force regionale dedicata al monitoraggio e alla gestione di queste specie.

Numeri in crescita

«La presenza di lupi e orsi – dichiara Zamperini – è in costante aumento esponenziale ogni anno e ormai queste specie sono ovunque. Anche se finora non si sono verificati incidenti gravi, il pericolo per la sicurezza delle persone non può essere escluso». Secondo il rapporto, in Lombardia risultano 24 branchi di lupo e 4 coppie accertate, oltre ad altri 4 branchi e 1 coppia da accertare. Venticinque branchi vivono solo sul territorio lombardo, mentre otto si spostano fra Lombardia, regioni confinanti e Svizzera. Per quanto riguarda l’orso bruno, invece, nel 2024 sono state registrate 78 tracce contro le 70 del 2023 e si stima la presenza di 8-13 esemplari transitati sul territorio lombardo, rispetto ai 6-7 dell’anno precedente.

Lupi e orsi in Bergamasca

Anche la Bergamasca è coinvolta dal fenomeno: a fine 2024, sulle Orobie erano presenti tre branchi di lupi, circa venti esemplari, e si sono contati 56 episodi di presenza e 91 capi predati nell’anno. Nel 2025, a giugno, un lupo è stato filmato in Valle Brembana e un orso ha devastato arnie a Schilpario per nutrirsi di miele e insetti. «La convivenza tra l’uomo e questi animali è possibile e dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti utili per gestirla con equilibrio», ha spiegato l’assessore Comazzi. Gli allevatori e agricoltori lombardi hanno denunciato 123 danni (110 causati dai lupi e 13 dagli orsi) per un valore complessivo di circa 77.780 euro. Le province più colpite sono Brescia, Bergamo, Como e Sondrio. Le sei Unità di intervento per la prevenzione dei danni da lupo, nate dal progetto Life WolfAlps Eu, hanno effettuato 62 interventi, prestando 19 kit di recinzioni elettrificate. «Da quest’anno possiamo contare sul supporto di una squadra di 12 carabinieri forestali istruttori di tiro, formati per allontanare gli animali più confidenti usando dissuasori con proiettili di gomma», ha aggiunto il colonnello Ricci. Zamperini ha anche ricordato che «entro il prossimo gennaio verrà recepita la direttiva europea che prevede il declassamento dello status di protezione del lupo, e ciò consentirà di avviare finalmente un piano di gestione».

«Fenomeno in espansione»

Intanto è in fase di studio una nuova App per il monitoraggio e l’uso di radiocollari per seguire meglio gli spostamenti degli animali. «Il Rapporto conferma che – dichiara il consigliere regionale Michele Schiavi (Fdi) – la presenza di grandi carnivori, in particolare del lupo, in Lombardia è un fenomeno in continua espansione, con inevitabili ricadute sul tessuto socio economico e sull’agricoltura e allevamento di montagna». «Abbiamo bisogno – aggiunge il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alberto Mazzoleni – di strumenti aggiornati ed efficaci per monitorare e intervenire in modo tempestivo, per questo accogliamo con favore l’annuncio sull’avvio della procedura per una nuova App dedicata alle segnalazioni».

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