Martinella, ritorna il «verde continuo»: «Nel 2026 lavori per corsie e sottopasso»

L’INTERVENTO ANTI-CODE. A breve l’assemblea con i residenti, poi scatterà il provvedimento. Opera da oltre 1,2 milioni. Comune e Provincia: «Cantiere durante la prossima estate».

Nei prossimi mesi verrà riproposta la viabilità sperimentata a maggio con il «verde continuo», poi, nell’estate del 2026, si interverrà sull’allargamento della strada provinciale 35 – di fatto il raddoppio dall’incrocio fino allo svincolo di Torre Boldone – e la realizzazione del sottopasso ciclopedonale e dei marciapiedi, eliminando così il semaforo che causa rallentamenti. Dopo la certezza dei fondi, prende sempre più forma il piano per sciogliere il nodo della Martinella , il trafficato incrocio che da anni fa da «tappo» lungo l’asse tra città e Valle Seriana, causando lunghe code, soprattutto nelle ore di punta dei pendolari, all’altezza dell’immissione sulla Sp 35 da via Correnti, tra Bergamo e Torre Boldone.

L’incontro con i residenti

E a breve è previsto un momento di restituzione per fare il punto della situazione con la cittadinanza: «Prossimamente, indicativamente entro l’inizio delle scuole (venerdì 12 ndr) ci sarà un incontro pubblico con i residenti, promosso dalla Provincia di Bergamo e dai Comuni di Bergamo e Torre Boldone - riferisce Marco Berlanda, assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo -. Stiamo organizzando questo appuntamento per informare la cittadinanza sui risultati positivi della sperimentazione del “verde continuo”, assetto che riproporremo nei prossimi mesi, e aggiornarli sulle intenzioni future, con i lavori previsti per l’estate del 2026».

Il progetto

Un passo decisivo per sciogliere il nodo è stato compiuto a luglio, durante l’assestamento al bilancio regionale 2025-2027, quando il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’emendamento proposto dalla minoranza (Pd), stanziando alla Provincia i 750mila euro necessari a completare l’intervento anti-code, già oggetto - lo scorso dicembre - di un primo finaziamento regionale di 500mila euro (nell’ambito della distribuzione dei canoni delle grandi derivazioni idroelettriche) per un totale di oltre 1,2 milioni. «Grazie a queste risorse a disposizione della nostra Provincia, a cui si aggiungono altri 100mila che abbiamo stanziato, si potrà intervenire per allargare la Sp35 fino allo svincolo di Torre Boldone, con due corsie per senso di marcia, in modo da contrastare l’effetto imbottigliamento - spiega il presidente della Provincia, Pasquale Gandolfi -. Inoltre verrà rivisto l’incrocio, togliendo il semaforo causa di rallentamenti. Per garantire l’attraversamento in sicurezza di pedoni e ciclisti andremo a realizzare un sottopasso della Sp35, oltre a dei marciapiedi».

Il consigliere provinciale Mauro Bonomelli, delegato a Viabilità e infrastrutture, delinea le prime ipotesi di cronoprogramma: «L’idea è di portare avanti il cantiere nel corso dell’estate del 2026, approfittando della chiusura delle scuole - spiega -. Contiamo di concludere la progettazione entro l’inizio del 2026 e, sempre nei prossimi mesi, di ottenere tutte le autorizzazioni ed indire la gara in modo da essere pronti per giugno. Siamo molto soddisfatti, perché questo intervento permetterà di risolvere completamente tutto il nodo, con la messa in sicurezza del transito dei pedoni e dei ciclisti e il miglioramento della circolazione veicolare, a beneficio di tutti».

Il semaforo «sempre verde»

Nel frattempo, in attesa dei lavori, verrà riproposta la sperimentazione, condotta tra il 12 e il 26 maggio scorsi da Provincia e Comuni di Bergamo e Torre Boldone, con l’eliminazione temporanea del semaforo e il ridisegno dei flussi di traffico, vietando le svolte a sinistra (da Redona verso la Sp 35 e da via Martinella verso il rondò delle Valli) e mantenendo l’attraversamento ciclopedonale solo su chiamata.«Il test sulla nuova viabilità ha funzionato, con tempi di percorrenza nelle ore di punta ridotti fino a 4,5 minuti tra Alzano Lombardo e Bergamo - ricordano Comune e Provincia di Bergamo -. E in attesa dei lavori si prevede di rendere questa sperimentazione strutturale».

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