Medici di base, all’appello ne mancano ancora 175. La Bassa più in sofferenza

SANITÀ. Nel bacino coperto dall’Asst Bergamo Ovest servono 76 dottori. Al Papa Giovanni carenza del 27,7% rispetto al fabbisogno, del 18,5% alla Bergamo Est. L’approfondimento di due pagine su L’Eco di Bergamo in edicola giovedì 1° febbraio.

La normativa è rimasta sempre quella, seppur appaia decisamente anacronistica di fronte alla realtà dei fatti: dovrebbe esserci un «medico di assistenza primaria» – un medico di famiglia, un medico di base – ogni 1.300 residenti. E se così fosse per davvero, in Bergamasca dovrebbero essercene 787; invece oggi in servizio ce ne sono solo 612, ne mancano all’appello 175. È la sintesi della prima mappatura sulla copertura dei medici di Medicina generale in Bergamasca dopo la svolta del 1° gennaio, col passaggio del dipartimento di Cure primarie – l’ufficio cui fa capo il coordinamento di questi camici bianchi – dall’Ats alle tre Asst, ciascuna delle quali ora ne ha la gestione per il proprio territorio di riferimento. Il rapporto di un medico di base ogni 1.300 adulti residenti è «saltato» da tempo, tant’è che la gran parte dei professionisti supera i 1.500 assistiti.

In valore assoluto il bacino della Bassa coperto dall’Asst Bergamo Ovest è quello più in sofferenza: mancano infatti 76 dottori contro i 52 dell’Asst «Papa Giovanni» e i 47 dell’Asst Bergamo Est

Numeri attuali alla mano, rispetto al fabbisogno teorico, la forbice maggiore è per il territorio dell’Asst Papa Giovanni (136 medici in attività a fronte di un fabbisogno di 188: la carenza è del 27,7%), poi nel bacino dell’Asst Bergamo Ovest (269 medici in servizio per 345 posti teorici, la carenza è del 22%) e all’Asst Bergamo Est (207 medici per 254 posti teorici, la carenza è del 18,5% del fabbisogno). In valore assoluto il bacino della Bassa coperto dall’Asst Bergamo Ovest è quello più in sofferenza: mancano infatti 76 dottori contro i 52 dell’Asst «Papa Giovanni» e i 47 dell’Asst Bergamo Est.

Asst Papa Giovanni

Dall’Asst cittadina commentano che «la situazione presenta un livello di c riticità basso dal punto di vista delle scoperture: al momento abbiamo ambulatori Cad (la Continuità assistenziale diurna per i pazienti «orfani», cioè senza medico di base, ndr) solo sul territorio della Valle Imagna». «Considerate le difficoltà nel reperire medici disponibili», sul territorio dell’Asst «il carico medio è stato elevato a 1.600 pazienti per medico. Un livello che rispetto alla situazione generale non è comunque molto problematico». Quali azioni sono state messe in campo? Da ultimo, spiega Roberto Moretti, direttore delle Cure primarie dell’Asst Papa Giovanni, «abbiamo pubblicato il bando per graduatoria aziendale che scade il 19 febbraio per incarichi provvisori o sostituzioni. Stiamo lavorando coi nostri due distretti per facilitare la collaborazione fra medici e infermieri di famiglia e per realizzare progetti mirati con le 5 Aft (le Aggregazioni funzionali territoriali, raggruppamenti di medici che offrono un servizio su tutta la giornata e su tutta la settimana, ndr) del territorio. Per rendere più efficace la collaborazione tra ospedale e territorio e rendere sempre più appropriati i percorsi clinici, puntiamo molto su formazione e aggiornamento professionale».

Asst Bergamo Est

Il passaggio dei dipartimenti di Cure primarie alle Asst «ha l’obiettivo di sviluppare e migliorare le reti tra professionisti. Tra le priorità c’è l’integrazione tra i medici di assistenza primaria e i medici ospedalieri», premette l’Asst Bergamo Est in una nota. «Molti medici – spiega Lorella Coletti, referente Cure primarie dell’Asst – hanno accettato di superare il massimale standard di 1.500 unità portandolo anche fino a 1.800 unità e ai cittadini è stato concesso, previa accettazione del medico, di effettuare la scelta anche fuori dell’ambito di residenza. Attraverso il servizio “Ambulatori diffusi”, uno a Clusone e uno a Castione, si assicura la presenza della medicina del territorio anche in Alta Valle Seriana, che al momento risulta essere la zona che evidenzia alcune criticità per mancanza di organico». Proprio ieri, 31 gennaio, si è chiuso l’avviso per la predisposizione di una graduatoria per incarichi provvisori o di sostituzione: «Fondamentale – aggiunge Coletti – è la conoscenza e la formazione tra i medici del territorio e quelli ospedalieri. Il potenziamento delle risposte ai bisogni dei cittadini passa soprattutto attraverso il miglioramento delle reti di relazioni tra i professionisti».

Asst Bergamo Ovest

Nella Bassa, «per lenire le carenze e aiutare i pazienti “orfani” – spiegano dall’Asst Bergamo Ovest – abbiamo continuato la positiva iniziativa di Ats Bergamo mantenendo e, dove possibile, incrementando le ore del servizio Cadd (Continuità assistenziale diurna diffusa)-Ambulatori diffusi. Tutti i cittadini privi di medico possono prenotare un appuntamento da uno dei medici che hanno dato la loro disponibilità ad aderire al servizio. Come Asst ci siamo attivati su più fronti». Tra le diverse azioni: sono stati «immediatamente emanati due avvisi per incarichi provvisori di sostituzione per medici di Medicina generale e pediatri di libera scelta»; è stato predisposto un elenco di medici aggiornato a cui i cittadini possono accedere on line nel momento in cui devono avere informazioni su un medico o devono procedere alla scelta; il servizio di Continuità assistenziale «da febbraio riuscirà a garantire un numero maggiore di turni sia nei giorni di sabato e domenica sia nei giorni infrasettimanali, grazie alla contrattualizzazione di nuovi medici e alla disponibilità di quelli già in servizio di incrementare le ore e le sedi».

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