Montelungo, l’area affidata a Redo: lavori entro giugno, ora la vigilanza

IL CAMPUS UNIVERSITARIO. Il Fondo Comune-Cdp è ufficialmente il nuovo proprietario. Presto il progetto esecutivo, poi partirà il recupero. Valesini: «Fatto un lavoro importante».

Da pochi giorni il complesso Montelungo-Colleoni è ufficialmente nelle mani di Redo Sgr, il Fondo immobiliare che ora dovrà traghettare il progetto di rigenerazione urbana a compimento. Il Fondo ha avviato un servizio di guardiania sull’area, a scongiurare problemi di sicurezza.

L’appuntamento alle 14.30 nell’ufficio del notaio Armando Santus, dove il Comune di Bergamo e Cassa depositi e prestiti (Cdp) hanno sottoscritto l’atto necessario per poter finalmente partire con la riqualificazione dell’ex caserma, futuro campus dell’Università di Bergamo. Il cantiere aprirà entro giugno (a giorni si conoscerà la data), con l’impegno del Fondo a chiudere la partita entro cinque anni, entro il 2030. «Aldilà della percezione di un cantiere in stallo, il lavoro in questi mesi è stato importante», ci tiene a dire l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini, mercoledì sollecitato da Giulia Ceci, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale che ha depositato un’interrogazione sul tema ponendo una serie di quesiti, dai tempi di cantiere alla sicurezza.

L’iter della vicenda

La risposta è stata protocollata dall’assessore che si occupa del caso Montelungo-Colleoni ormai da tre mandati (da quasi 12 anni). Il documento ripercorre le ultime tappe della complicata procedura, anche sotto il profilo amministrativo (è la prima volta che Palafrizzoni partecipa ad un fondo immobiliare, ad esempio) e che coinvolge diversi attori protagonisti dell’accordo di programma (Comune, Cdp, Università di Bergamo e Regione Lombardia). Parliamo di un progetto di circa 75-77 milioni di euro, per l’atteso campus universitario, con aule, uno studentato con oltre 450 posti letto, una parte residenziale e commerciale. Dopo lo stallo che durava dal 2017, un anno fa il «reset» con il nuovo atto integrativo (il terzo). E un nuovo quadro finanziario: 5 milioni di euro di Fondazione Cariplo, 34 milioni di euro di finanziamento da Banca Intesa Sanpaolo, 15 milioni di Regione Lombardia (contributo per l’acquisto da parte dell’ateneo dell’ex Montelungo e del nuovo edificio per le aule).

Nella ricostruzione della complicata vicenda l’assessore Valesini inizia dall’agosto 2024, quando il Comune pubblicava il bando per individuare la società di gestione del risparmio (Sgr) che si sarebbe dovuta occupare dell’istituzione del Fondo immobiliare di investimento. I termini si sarebbero dovuti chiudere il 23 settembre, poi prorogati all’8 ottobre: unica offerta pervenuta, come prevedibile, quella di Redo.

Il 14 gennaio 2025 la sottoscrizione del contratto tra Comune, Cassa depositi e prestiti e Redo, per «disciplinare i reciproci impegni», poi la stima del valore del complesso (che ha confermato la congruità del valore di apporto con il valore di mercato) e, il 13 febbraio, l’approvazione del regolamento del Fondo. Sostanziale l’atto siglato il 21 febbraio davanti al notaio Santus da Palafrizzoni e Cdp, con la cessione del bene a Redo ma «sottoposto a condizione sospensiva per l’esercizio del diritto di prelazione». Nessuno si è fatto avanti e ieri i soggetti chiamati in causa hanno siglato il «definitivo atto ricognitivo attraverso il quale il Fondo è a tutti gli effetti il nuovo proprietario degli immobili – scrive Valesini nella risposta all’interrogazione –. Redo Sgr avrà di conseguenza la responsabilità della gestione degli interventi di riqualificazione dell’intero comparto delle ex caserme».

Ma da febbraio a maggio il Comune ha continuato a lavorare, piace sottolineare all’assessore. Lo scorso 3 febbraio è stata depositata la Scia per il comparto Montelungo, mentre il 30 aprile, Redo ha iniziato a fare rilievi e attività di caratterizzazione ambientale (per eventuali bonifiche). «È in corso di elaborazione da parte dei professionisti incaricati da Redo Sgr del progetto esecutivo del comparto ex Montelungo e delle aule didattiche – continua l’assessore -. Sono contemporaneamente in corso di assegnazione, sempre da parte di Redo, gli incarichi per la redazione del progetto di fattibilità tecnico economica del comparto ex Colleoni». In corso di sottoscrizione la convenzione tra Regione e Università rispetto agli impegni previsti dall’atto integrativo e, infine, «il contratto di acquisto di cosa futura tra Redo e UniBg, in corso di definizione, che dovrà essere perfezionato prima dell’inizio dei lavori».

Lavori finiti entro il 2030

Ultimo aspetto toccato dall’assessore, i tempi di chiusura: «Entro fine 2027/inizio 2028 la conclusione dei lavori dello studentato Montelungo. Per quanto riguarda lo studentato privato dell’ex Colleoni la sua conclusione è stata riportata per l’autunno 2028, al netto dei pareri che su questa porzione devono essere ancora rilasciati da altri enti (Soprintendenza)». L’orizzonte temporale di riferimento resta in ogni caso il 2030, termine entro il quale, stabilisce il regolamento, «il Fondo dovrà espletare tutte le attività di riqualificazione del comparto, comprensivi degli sviluppi profittevoli privati».

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