Nascosto in casa della moglie che aveva picchiato: 48enne in carcere

IL CASO. Già arrestato il 16 ottobre: 48enne aveva l’allontanamento dalla casa familiare. Trovato in uno sgabuzzino. In caserma ha aggredito 2 carabinieri.

Bassa Bergamasca

Il 16 ottobre ha picchiato la moglie, domenica scorsa, ossia dieci giorni dopo, ha rivolto la sua violenza contro i carabinieri di Calcio che lo hanno trovato nell’abitazione della donna, dove si era introdotto di nascosto, nonostante la misura dell’allontanamento dalla casa familiare. È stato così portato alla stazione dell’Arma, ma quando già si trovava nel cortile, nel tentativo di scappare ha aggredito i militari con calci, pugni, morsi. E così è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e violazione della misura cautelare.

Una nuova aggressione

Sabato, il giorno precedente al secondo arresto, era stato denunciato a piede libero per aver nuovamente aggredito la moglie (all’arrivo dei carabinieri si era già allontanato).Il giudice ha convalidato l’arresto dell’indiano 48enne, disponendo la custodia cautelare in carcere. Il processo è stato aggiornato al 9 dicembre.

Nascosto nello sgabuzzino

L’episodio che ha portato in carcere l’indiano è quindi solo l’ultimo di cui si è reso protagonista. Domenica la donna, che abita in un paese della Bassa, ha chiamato le forze dell’ordine perché aveva paura di rientrare in casa dopo che i vicini le avevano detto che poteva esserci qualcuno. I carabinieri di Calcio sono immediatamente arrivati, controllando tutto l’appartamento ma non trovando nessuno. Lo sgabuzzino, però, era chiuso a chiave. Ma la donna non ha autorizzato i militari a sfondare la porta per guardare anche lì. I carabinieri sono quindi andati via, ma sono stati richiamati poco dopo perché proprio dallo sgabuzzino è uscito il 48enne. L’uomo è stato arrestato per aver violato la misura disposta il 17 ottobre dal tribunale.

Già nel 2023 l’uomo era stato arrestato per maltrattamenti nei confronti della moglie, che aveva poi rimesso la querela

L’aggressione

Nel cortile della caserma di Calcio, il 48enne ha tentato però di scappare. Dopo aver dato una spallata a uno dei carabinieri è corso via (cadendo a terra) e, raggiunto dai militari, ha iniziato a colpirli con particolare violenza. Una militare ha ricevuto un forte calcio al costato (costola incrinata, 30 giorni di prognosi). Un suo collega ha riportato lesioni guaribili in dieci giorni (è stato anche morso). Negli alloggi, in quel momento, c’era un carabiniere fuori servizio che, resosi conto del trambusto, è subito accorso in supporto. In tre, sono infine riusciti a bloccare e ammanettare l’uomo.

I casi precedenti

«Chiedo scusa a mia moglie e ai carabinieri, sono pronto a pagare i danni», ha detto in aula, come aveva fatto dopo l’arresto del 16 ottobre. Poi ha cercato di giustificarsi: «Sono andato a casa per prendere dei vestiti». Nella richiesta di convalida dell’arresto e dell’applicazione della misura custodiale in carcere, l’accusa ha rilevato la mancanza di capacità di autocontrollo dell’uomo. Che, solo il giorno precedente l’ultimo arresto, si era già avvicinato alla moglie aggredendola. Così come l’aveva picchiata il 16 ottobre, quando lei aveva chiamato i carabinieri che l’avevano trovata in lacrime e con segni evidenti sul corpo: la donna aveva raccontato che lui le aveva messo le mani al collo e l’aveva colpita con calci e pugni. Ma, risalendo nel tempo, già nel 2023 l’uomo era stato arrestato per maltrattamenti nei confronti della moglie, che aveva poi rimesso la querela.

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