
Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 08 Maggio 2025
Omicidio Claris, la madre intuì la furia e tentò di nascondere a Jacopo i coltelli di casa
IL DELITTO. Il gip: De Simone ha agito per «vendetta e giustizia privata». Nell’interrogatorio parole di rabbia verso il gruppo della vittima.
La madre aveva intuito le intenzioni del figlio, quando Jacopo De Simone era salito in casa per scampare all’inseguimento del gruppo rivale. Lo confida lo stesso 18enne durante l’interrogatorio davanti al pm Guido Schininà e ai carabinieri domenica mattina, poche ore dopo aver ucciso con una coltellata Riccardo Claris, 26enne consulente finanziario, al culmine di una rissa originata da screzi di natura calcistica (ma non legata alle tifoserie organizzate, lo precisa anche il gip Maria Beatrice Parati che ieri ha convalidato l’arresto per omicidio volontario aggravato dai futili motivi, disponendo la custodia in carcere per il 18enne). «Mia mamma aveva già capito tutto e infatti, prima di scendere in strada (per tentare di placare gli animi, ndr), aveva già nascosto i coltelli che c’erano in casa».
«Non era in pericolo»
Martedì, davanti al gip il giovane ha invece tentato di sminuire «rendendo generiche e inverosimili spiegazioni, quali il riferimento a coltellini usati quando era negli scout», come si legge nell’ordinanza del giudice. Ma è un fatto che «l’indagato, pur essendosi messo al riparo all’interno dell’abitazione, ha ingenerato una nuova situazione di pericolo premunendosi di un’arma da taglio». E, dunque, la versione al confine con la legittima difesa putativa fornita da De Simone, per il giudice non starebbe in piedi. Era chiuso in casa e in più non aveva evidenze che il fratello gemello e la fidanzata di quest’ultimo, persi di vista durante la fuga e per la cui sorte era preoccupato, fossero in reale pericolo. E comunque, osserva Parati, avrebbe potuto contattare il familiare col telefonino o dare l’allarme alle forze dell’ordine. Cose che De Simone ha riconosciuto di non aver fatto. «Si aggiunge che - scrive ancora il gip -, come ammesso dallo stesso indagato, in strada il gruppo si era allontanato e non era intento ad aggredire né il fratello (non presente) né la madre, con cui (i rivali, ndr) stavano discutendo».

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