(Foto di Archivio)
LA VIOLENZA. Restano in carcere i tre minorenni che hanno rapinato e sequestrato un 15enne in corso Buenos Aires a Milano. In carcere anche l’unico del gruppo maggiorenne. Tutti e quattro sono residenti nella Bergamasca.
Milano
Il gip dei minorenni di Milano ha convalidato l’arresto e disposto il carcere per i tre ragazzini che, assieme a un amico di 20 anni, tutti residenti in provincia di Bergamo, che hanno aggredito e rapinato, un 15enne che, domenica sera, si trovava nella zona di Corso Buenos Aires, a Milano.
La baby gang, in una ventina di minuti di violenze e botte, si è fatta consegnare il giubbotto, le scarpe e il cellulare e ha cercato di ottenere dai genitori della vittima, dietro minacce di morte nei confronti del loro figlio, la ricarica di 100 euro della carta prepagata.
I tre, tra cui una ragazza di 15 anni che verrà trasferita in un istituto in cui c’è una sezione femminile, sono stati interrogati stamani al Cpa, il centro di prima accoglienza, del Beccaria.
Lo stesso provvedimento è stato preso per il maggiorenne che ha dimostrato di avere «una capacità criminale elevatissima» e quindi deve restare in cella. Mentre stamane per tre ore, al Cpa del Beccaria, sono stati interrogati i tre minori, il gip Tommaso Perna ha convalidato l’arresto e applicato la misura della custodia cautelare del carcere per il maggiorenne, ritenendo i reati commessi dal ragazzo di origini tunisine e residente in un dormitorio della Bergamasca, ossia la rapina aggravata e la tentata estorsione (non ha riconosciuto il sequestro di persona) «gravissimi, non soltanto nominalmente, ma per le concrete modalità in cui essi sono stati eseguiti».
Infatti, si legge nel provvedimento, l’aggressione messa in atto dai quattro, si sarebbe «dipanata (...) per un arco temporale piuttosto lungo, durante il quale egli ha sempre mantenuto ferma la sua ferrea volontà di depredare la vittima, svestendola in modo da attenuare ulteriormente la sua capacità di difesa».
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