Regione, l’assessore Mazzali lascia: in pole Debora Massari

POLITICA. Il «rimpastino» in Regione era nell’aria da circa un mese, mercoledì 22 novembre è stato ufficializzato il primo atto. Barbara Mazzali, esponente mantovana di Fratelli d’Italia, si è dimessa da assessore a Turismo, Marketing territoriale e Moda.

Per sostituirla è in pole position Debora Massari, figlia del celebre pasticcere Iginio Massari e considerata vicina al partito meloniano: manca solo l’ufficialità per quello che sarà a tutti gli effetti un incarico da assessore esterno, su un ambito che acquisirà ancora più rilievo con le imminenti Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Mazzali al momento torna consigliera regionale «semplice», facendo slittare fuori dal Pirellone il bresciano Giorgio Bontempi, che faceva da «supplente» in quanto i consiglieri nominati assessori liberano un posto in aula finché mantengono l’incarico in giunta. «Ringrazio tutti coloro che hanno condiviso con me questa esperienza – ha commentato l’ormai ex assessore -. Lascio questo incarico con orgoglio e gratitudine, e con l’impegno di continuare a lavorare, anche da un’altra prospettiva, per la nostra Lombardia. Sento il bisogno di tornare a occuparmi del mondo venatorio, che mi ha sempre dato fiducia, affetto e lealtà. Continuerò a lavorare per rappresentarlo con la stessa passione e concretezza che ho dedicato alla Lombardia». «Ringrazio Barbara Mazzali – sono le parole del governatore Attilio Fontana – per il lavoro svolto durante il suo mandato e rivolgo a lei un sincero augurio per le attività future. Con lei la giunta ha portato avanti progetti importanti, sempre nel segno di una leale collaborazione».

«Turismo, Lombardia in crescita»

Proprio mercoledì mattina Mazzali ha fatto l’ultima uscita pubblica in veste di assessore, intervenendo in un convegno a Erba sugli scenari turistici lombardi. È emerso un quadro favorevole anche per Bergamo (tra i presenti anche Christophe Sanchez, ad di Visit Bergamo): «I dati 2024 raccontano una Lombardia più viva che mai: oltre 55 milioni di presenze stimate, permanenza media a 2,53 notti e +26% rispetto al 2019 – ha spiegato -. A trainare la crescita sono i mercati internazionali: il 67% delle presenze totali è estero. In particolare, Como, Milano e Bergamo superano l’80% di incidenza straniera grazie a un’offerta che lega città, laghi e montagna. Anche Brescia, Lecco e Varese confermano una forte vocazione internazionale, con quote di turisti esteri tra il 66% e il 72%, sostenute dalle destinazioni lacuali (Garda, Iseo, Maggiore, ndr) e dalle aree alpine ad alta visibilità».

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