Rifiuti: in città aumenta la quota differenziata, ma ogni 5 controlli trovata un’infrazione

I dati. Nel 2022 raccolti 58 milioni di chili, il 77% è stato «diviso» correttamente. Aprica ha incrementato le ispezioni, 4.400 tra utenze domestiche e non: scattate le multe.

Un capoluogo sempre più riciclone. A Bergamo diminuisce il volume dell’indifferenziato, cresce la raccolta differenziata e vengono potenziati i servizi per far fronte all’appuntamento della Capitale della Cultura. Il report elaborato da Aprica fotografa la situazione in città. Nel 2022 sono stati raccolti quasi 58 milioni di chili di rifiuti. Di questi è stato differenziato ben il 77% del totale.

Un dato in linea con il 76,7% del 2021, anno in cui era stato registrato un +3% sul 2020. L’elemento più significativo è rappresentato dalla riduzione di produzione del rifiuto solido urbano, sceso del -3% rispetto al 2021 e addirittura del -25% in rapporto al 2019.  Ogni anno sale di un punto percentuale la raccolta di carta e cartone. Questa voce vale il 18% del totale del 2022. Mentre l’organico corrisponde al 23% e il vetro al 12%. In parallelo diminuisce significativamente l’indifferenziato, ridotto a 110 kg pro capite annui. «Bergamo è un Comune virtuoso, tra i migliori d’Italia, grazie alla civiltà e al comportamento giudizioso dei suoi abitanti –  ha spiegato Filippo Agazzi, amministratore delegato di Aprica Spa (Gruppo A2A), società che gestisce la raccolta dei rifiuti, la pulizia delle strade e altri servizi per l’ambiente, l’igiene e il decoro –. Sulla differenziata da due anni registriamo un dato intorno al 77%, mentre in altre città c’è stata una regressione. Inoltre a Bergamo si produce meno che altrove: nessuna città può vantare solo 110 kg pro capite annui di indifferenziato».

Dai primi mesi del 2021, a seguito dell’avvio dei sacchi codificati, gli ispettori ecologici hanno costantemente monitorato il passaggio dal vecchio al nuovo sistema. L’anno scorso sono stati intensificati i controlli, per un totale di circa 2.400 sopralluoghi sulle utenze domestiche. Le verifiche hanno interessato tutti i quartieri di Bergamo. E le infrazioni maggiormente riscontrate hanno riguardato i conferimenti in contenitori/sacchi non idonei, gli abbandoni abusivi e l’errata esposizione. A ciò si aggiungono i 2mila sopralluoghi presso le utenze non domestiche, come negozi e ristoranti, per un totale di 4.400 controlli. «Mediamente ogni 5 controlli c’è una multa: le sanzioni sono necessarie per evitare l’emulazione di comportamenti scorretti – ha aggiunto Agazzi, intervenuto al telegiornale di Bergamo Tv –. Ricordo però che abbiamo anche inviato 5mila lettere per spiegare come fare la differenziata». In occasione della Capitale della Cultura è stato incrementato il numero degli operatori in servizio, in particolare nei fine settimane e durante gli eventi. «Inoltre sono state collocate cinque isole ecologiche nei contesti di maggiore attrazione e affluenza turistica, in modo da poter effettuare la differenziata anche in strada, responsabilizzando i visitatori».

Le postazioni sono composte da 3 contenitori da 240 litri, destinati a raccogliere rispettivamente carta, vetro e plastica, oltre a un cestino intelligente dedicato alla raccolta indifferenziata: quest’ultimo, alimentato interamente a energia solare, ha la capacità di comprimere i rifiuti fino a 5 volte ed è in grado di comunicare, tramite un’app, la necessità di svuotamento. Le isole si trovano in piazzale Marconi (davanti all’uscita della stazione), piazzale Alpini (area eventi), largo Rezzara, viale Vittorio Emanuele (in prossimità della funicolare) e in largo Colle Aperto. «Infine abbiamo deciso, insieme al Comune, di dedicare a Bergamo una campagna social di comunicazione che possa sensibilizzare al rispetto della città, personalizzando le livree dei nostri mezzi».

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