
Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 18 Luglio 2025
Scuola: Camozzi e Donadoni, presidi in pensione. Cambio al Marconi e al Romero
NUOVE NOMINE. In città lasciano Mazzoleni e Claris, nuovi dirigenti da Torre Boldone e Gandino. Sedi scoperte in Valle Brembana e Val Seriana, ma nomine in ruolo entro la fine di agosto.
Tante conferme e qualche passaggio da istituti comprensivi della provincia a quelli di città. Le scuole bergamasche si sono definitivamente lasciate alle spalle il gravoso problema degli istituti in cui il posto del dirigente era vacante e che, per questo motivo, venivano dati in «reggenza». Questo voleva dire che un preside già alla guida di una scuola si trovava a doverne gestire due, con tutte le fatiche e le difficoltà del caso. Prima dell’avvio di una serie di procedure concorsuali - l’ultima si è chiusa a gennaio - nella nostra provincia si era arrivati ad avere il 40% delle scuole date in reggenza.
La situazione dei dirigenti si è poi normalizzata e dopo i tre significativi cambi di dirigenza dell’anno scorso, che hanno interessato in città il Lussana, il Natta e il Paleocapa, gli istituti cittadini non registrano nessun movimento, mentre, come si diceva, ci sono dei passaggi di dirigenti di Istituti comprensivi della provincia, vale a dire quelli che raggruppano la scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado, che prendono servizio in città.
Il valzer dei dirigenti
È il caso del dirigente dell’Ic Dante Alighieri di Torre Boldone, Paolo Zoppetti, che in forza dell’accorpamento della sua scuola con l’istituto Petteni andrà a dirigere la Camozzi, guidata per 11 anni dalla preside Barbara Mazzoleni giunta al termine della carriera. «Come dirigente sono cresciuta in questa scuola che mi ha dato molto, e a cui spero di aver dato molto – racconta la dirigente Mazzoleni -. Il mio è stato un percorso molto intenso, vissuto appieno con tanto entusiasmo e anche con tante soddisfazioni. La scuola mi ha regalato tanti incontri e tante occasioni di crescita sia personale sia professionale. Per adesso non riesco ancora a pensare cosa farò da settembre, perché ho ancora tanto lavoro da fare qui. Certamente non starò con le mani in mano. Alla scuola che lascio, ma in generale alla scuola tutta, auguro che entrino giovani appassionati di questo lavoro che, nonostante le difficoltà e le fatiche, resta uno dei lavori più gratificanti possibili».
Cambio di dirigenza, causa pensionamento, anche all’Ic Donadoni dove arriverà, al posto
della preside Sonia Claris, Rita Micco, attuale dirigente dell’Ic di Gandino. «Lascio un istituto ben avviato e con al suo attivo l’esperienza della scuola «Senza Zaino», un progetto educativo, che si basa sull’idea di una scuola che offre un ambiente accogliente e funzionale, finalizzato all’apprendimento attivo e collaborativo - spiega Sonia Claris, dirigente da 6 anni alla Donadoni, ma con una carriera professionale che l’ha vista impegnata, tra l’altro, anche in università sul fronte della formazione dei docenti -. Da settembre mi mancherà certamente il contatto con la vita scolastica quotidiana, con i docenti, i ragazzi e le famiglie. Mi mancherà meno – sottolinea sorridendo la preside – tutta la parte burocratica e amministrativa che ormai assorbe sempre più tempo ai dirigenti, distogliendoli dalla relazione che è la vera anima della scuola. Una cosa è certa comunque, continuerò a occuparmi di scuola, sempre sul fronte dei temi legati alla formazione come quello della valutazione, intesa appunto come momento formativo».
Il turnover in provincia
Un nuovo dirigente anche all’Istituto Romero di Albino dove, in realtà, riprende servizio dopo dieci anni di esperienza sindacale Salvo Inglima che ha ricoperto prima per 5 anni l’incarico di segretario provinciale Cisl Scuola e poi altri 5 alla segreteria nazionale. «Ho deciso di tornare al mio vecchio amore, vale a dire la scuola vissuta in presa diretta, il che vuol dire condividere da vicino problemi e soluzioni – sottolinea Inglima -. Certamente l’esperienza del sindacato mi ha arricchito sia personalmente sia professionalmente e metterò quando appreso al servizio della mia scuola che, non va dimenticato, è un istituto di grande tradizione». Un rientro a casa anche per Maurizio Chiappa che, dopo un anno di distaccamento perché alla guida della Direzione generale per l’istruzione tecnica e professionale del Ministero dell’Istruzione e del Merito, torna a dirigere l’Istituto Marconi di Dalmine, dove nel frattempo l’incarico è stato ricoperto dal preside dell’Ic di Verdellino Eugenio Mora.
Cambio di dirigenza invece per la preside dell’Ic di Bariano, Giuseppina Maria Zahora, che a settembre prenderà servizio all’Istituto Einaudi di Dalmine, e per Lucia Perri che da dirigente dell’Ic di Zanica passerà al liceo Federici di Trescore. Anche il preside Gianbattista Grasselli lascia l’Ic Alberico da Rosciate, in città, e diventa titolare all’istituto Betty Ambiveri di Presezzo, dove già aveva la reggenza. Per fine agosto poi sono in arrivo le ultime nomine dei presidi vincitori di concorso che dovrebbero andare a ricoprire l’incarico nei pochissimi istituti in provincia, in particolare in Val Seriana e in Valle Brembana, la cui dirigenza non è ancora stata definita. Parliamo dell’Ic di Casnigo, di San Pellegrino, Valnegra e San Giovanni Bianco.
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