Cronaca / Bergamo Città
Martedì 29 Luglio 2025
Smantellata rete criminale dedita al traffico di migranti: 4 arresti a Bergamo
LA POLIZIA DI STATO. L’operazione «Yolcu» della Polizia di Stato fa luce su un’organizzazione transnazionale curda che favoriva l’ingresso illegale di migranti lungo la «rotta balcanica». Centinaia i passaggi accertati, con base logistica in provincia di Bergamo.
Si chiama «Yolcu» – parola turca che significa «viaggiatore» – l’operazione condotta dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Bergamo, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, che ha portato all’arresto di quattro persone e al deferimento in stato di libertà di altre cinque. Gli indagati, tutti cittadini di etnia curda residenti nel territorio bergamasco, sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con l’aggravante della transnazionalità e di riciclaggio.
Prima l’aereo e poi in camion
L’indagine, avviata nel 2023 dopo un’anomala impennata di richieste di asilo da parte di cittadini turchi, ha permesso di ricostruire il funzionamento di un articolato sistema criminale che gestiva i flussi di migranti dal Kurdistan turco verso l’Italia e altri paesi europei, sfruttando la cosiddetta «rotta balcanica». I migranti venivano fatti arrivare in aereo a Sarajevo, per poi essere caricati su furgoni e camion e trasportati fino al confine tra Bosnia e Croazia, e da lì, dopo lunghi tratti a piedi in zone boschive e montane, fino alla frontiera italo-slovena.
L’accoglienza della cellula bergamasca
Una volta superato il confine italiano, entrava in azione la cellula bergamasca dell’organizzazione: gli indagati si occupavano dell’accoglienza e del trasferimento dei migranti, in alcuni casi verso altri Paesi del Nord Europa come Austria, Germania, Francia e Svizzera. Proprio grazie alla collaborazione di un complice elvetico, l’organizzazione riusciva a concludere i «viaggi» su scala continentale.
Almeno un centinaio di migranti coinvolti
Le indagini hanno documentato il passaggio illecito di almeno un centinaio di migranti. I pagamenti, avvenuti in Turchia, venivano riciclati attraverso una rete di passaggi bancari internazionali e infine monetizzati a Bergamo, dove i trafficanti ricevevano il denaro in contanti tramite esercenti compiacenti, in particolare titolari di kebab.
Durante l’operazione sono stati sequestrati tre veicoli usati per il trasporto dei clandestini e perquisite le abitazioni degli indagati. I quattro arrestati sono attualmente a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Sono in corso ulteriori accertamenti per individuare complici all’estero e ramificazioni dell’organizzazione.
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