Bergamo, tre milioni per un nuovo hotel nel quartiere di Santa Lucia

LA NOVITÀ. Il progetto è della Fondazione Istituti Educativi e verrà realizzato nel quartiere della città. Il presidente Tassi: «Recupero di una palazzina dismessa». La gestione alla famiglia Zambanini.

Da palazzina dismessa a hotel tre stelle superior. Nel quartiere di Santa Lucia, nell’omonima via, la Fondazione degli Istituti educativi (Fieb) ha dato il via libera a un nuovo investimento per valorizzare il suo patrimonio. Ad annunciarlo il presidente Ivan Tassi, protagonista del secondo incontro del ciclo «Born Into Art», un focus sulle fondazioni filantropiche bergamasche, tra storia e attualità.

Un investimento da tre milioni di euro

«L’operazione – spiega Tassi – prevede di riconvertire la palazzina di nostra proprietà ormai dismessa da una decina d’anni a struttura ricettiva: un hotel tre stelle superior da 44 camere». La Fieb ha stimato un investimento di tre milioni di euro. «Dopo la fase di progettazione esecutiva – Tassi detta la tabella di marcia – contiamo di avviare il cantiere all’inizio dell’anno prossimo, per concludere i lavori nel giro di un anno e mezzo». L’iter è avviato, sul tavolo c’è già anche un nome per la gestione. «Al Cda è arrivata una proposta che abbiamo accettato – entra nei dettagli Tassi –, da parte della stessa società che già gestisce l’Hotel Palazzo Santo Spirito in via Tasso». Si tratta del Gruppo Hb hotels della famiglia Zambanini che ha in gestione per 18 anni l’ex hotel Commercio, già frutto di un’importante riqualificazione (conclusa nel 2023, e che ha compreso anche l’ex Archivio di Stato) portata avanti dagli Istituti educativi, che ora sono pronti a lanciarsi in una nuova avventura legata al settore alberghiero.

Un progetto in linea con la missione filantropica dell’ente

Per Tassi in linea con la missione filantropica dell’ente. «Dopo una prima fase dedicata al consolidamento del patrimonio della Fieb – spiega –, ora è il momento di valorizzare il patrimonio e investire in nuove operazioni che permettano di portare liquidità alla Fondazione, per dare ancora più slancio ai nostri progetti sociali, formativi, educativi e culturali». Con la famiglia Zambanini è già stato firmato un preliminare «che traccia a grandi linee un accordo,che andrà poi formalizzato in un vero e proprio contratto».

«Riqualifichiamo un immobile che era dismesso da dieci anni e che rischiava di diventare un debito; così invece Fieb si garantisce un’entrata dal canone d’affitto e nello stesso tempo offrirà un servizio alla città»

Tra i punti già stabiliti un contratto di gestione di nove anni + altri nove, e un canone di 120mila euro all’anno. «Risorse che, appunto, potremo destinare alle attività filantropiche dell’ente», rimarca Tassi. Il presidente insiste sugli aspetti positivi dell’operazione: «Riqualifichiamo un immobile che era dismesso da dieci anni e che rischiava di diventare un debito; così invece Fieb si garantisce un’entrata dal canone d’affitto e nello stesso tempo offrirà un servizio alla città, visto che il turismo è sempre più in crescita e c’è bisogno di un’offerta ricettiva di qualità. In un quartiere di pregio, ai piedi di Città Alta e vicino al centro». L’intera zona sarà interessata dalla rigenerazione urbana. La palazzina di via Santa Lucia, infatti, si trova vicino anche all’ex sede di via Statuto dell’Accademia di Finanza (nel frattempo trasferitasi in largo Barozzi), oggetto di una riqualificazione in capo all’Università.

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