
Cronaca / Bergamo Città
Martedì 29 Aprile 2025
Treni in Lombardia, soppressioni parziali conteggiate negli indennizzi: la novità di Regione e Trenord
L’assessore Lucente: «Tutela dei viaggiatori al centro, adeguamento alle indicazioni dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti».
Cambia il calcolo degli indennizzi per i pendolari lombardi: da febbraio Trenord include anche le soppressioni parziali dei treni nel conteggio dei rimborsi destinati agli abbonati mensili e annuali. Lo ha annunciato l’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile Franco Lucente, spiegando che la misura nasce per dare piena applicazione all’interpretazione recentemente fornita dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art).
Include anche le soppressioni parziali dei treni nel conteggio dei rimborsi destinati agli abbonati mensili e annuali
«Abbiamo deciso di rivedere alcuni meccanismi che regolano gli indennizzi ai viaggiatori – ha dichiarato Lucente –. In particolare, Trenord conteggerà anche le soppressioni parziali, in linea con quanto indicato da Art nella delibera 58/2025. È una scelta opportuna, che dimostra la volontà di Regione Lombardia di tutelare chi ogni giorno sceglie il treno per spostarsi».
Il provvedimento, condiviso tra Regione e Trenord, è il frutto di un dialogo costante con l’Autorità di regolazione. «Si tratta di un percorso di confronto continuo – ha aggiunto l’assessore – che ha come obiettivo quello di offrire un servizio moderno, efficiente e sempre più attento alle esigenze dei viaggiatori. L’adeguamento delle regole sugli indennizzi va nella direzione che ho sempre auspicato: non penalizzare i cittadini, ma riconoscere i loro diritti in caso di disservizi». Con questa novità, si rafforza dunque l’impegno della Lombardia per una mobilità pubblica più giusta e trasparente, mettendo al centro il rispetto degli utenti e la qualità del servizio ferroviario.
Il Pd: «Ripristinare il bonus»
Dura la posizione del Pd in Lombardia: «Lucente e con lui la giunta Fontana, dovrebbe chiedere scusa ai pendolari e non far passare una retromarcia obbligata per un atto di generosità. Se d’ora in poi verranno calcolate per gli indennizzi anche le soppressioni parziali è perché l’ART ha avviato un procedimento sanzionatorio nel luglio 2024» spiega Davide Casati.
«La Regione aveva fatto uno sconto a Trenord sulle spalle dei pendolari ed ora è costretta a correggere. Ma quando sistemerà anche l’altra stortura, quella che riguarda le linee con una parte in comune, anch’esse arbitrariamente escluse? E perché non ripristina il meccanismo del bonus, molto più corretto nei confronti degli abbonati, perché calcolato sui ritardi a cinque e non a quindici minuti come gli indennizzi, e per di più automatico, non legato alla richiesta dell’utente?»
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