Turismo, «effetto Capitale». Per il weekend di Pasqua alberghi già «sold out»

Le prenotazioni. Il trend è in aumento dall’autunno. Sanchez: «Nei primi due mesi del 2023 presenze raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2022».

Quando manca poco meno di un mese a Pasqua, le strutture ricettive bergamasche registrano praticamente il tutto esaurito, grazie a un trend di crescita che non si è mai arrestato dallo scorso autunno, proseguito con il Natale e con gli appuntamenti legati alla Capitale della Cultura.

«Obiettivo: 20% in più rispetto al 2019»

«I primi due mesi del 2023 hanno registrato un numero di presenze raddoppiato rispetto all’anno precedente, di conseguenza ci aspettavamo un tasso record di prenotazioni anche nel weekend di Pasqua – commenta Christophe Sanchez, ad di Visit Bergam o -. È interessante notare che il fenomeno non riguarda solo la città, ma l’intero territorio. Siamo anche molto soddisfatti per l’arrivo di viaggiatori intercontinentali, soprattutto dagli Usa, che segnano nel periodo gennaio/febbraio 2023 un aumento del 207% rispetto al 2022. Sono tutti risultati molto incoraggianti che ci spingono a essere ottimisti verso l’obiettivo che ci siamo dati nell’anno della Capitale italiana della Cultura, vale a dire +20% rispetto al 2019».

«Molta soddisfazione»

Le prospettive sono certamente buone anche per il prosieguo dell’anno vengono confermate anche da Robi Amaddeo, consigliere provinciale con delega al turismo, che fa presente come «c’è molta soddisfazione per il grande numero di turisti che visitano la nostra terra. Dalle prenotazioni possiamo portarci avanti nel dire che sarà un aprile molto importante, sia per la Pasqua sia per i ponti del 25 aprile e del primo maggio. Notiamo tantissimi turisti (sono tornati inglesi e francesi) ma anche un buon numero di visitatori italiani, ma non dimentichiamo che a Pasqua e nei ponti Città Alta e le località della provincia accoglieranno anche i bergamaschi. La Capitale della Cultura è l’occasione per parlare di Grande Bergamo con l’obiettivo di allungare la permanenza dei turisti, in modo che possano visitare il capoluogo ma anche le valli, i laghi e la pianura».

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