Ultimo discorso di fine anno per il sindaco Gori: «Bergamo trasformata, nuove sfide ci aspettano» - Il video

IL MESSAGGIO. «Finisce il 2023, sta per iniziare un nuovo anno». Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, come da tradizione, ha pubblicato sui social il messaggio di fine anno, l’ultimo come primo cittadino, «per condividere pensieri e speranze». «Questo - ha detto - è il mio ultimo video di fine d’anno da sindaco di Bergamo, per cui è anche l’occasione per dirvi grazie».

«Il 2023 è stato un anno speciale per la nostra città. Bergamo, insieme a Brescia, è stata Capitale Italiana della Cultura. Centinaia di progetti, di iniziative, di eventi, di mostre, sono sbocciati come fiori, animando i luoghi della cultura, ma coinvolgendo anche le piazze, i quartieri, le scuole, le corsie d’ospedale. La nostra città è stata meta per tanti, anzi tantissimi visitatori provenienti dal resto dall’Italia e dall’estero: pensate, tra Bergamo e Brescia più di 11 milioni e mezzo». Inizia così il discorso del sindaco Gori, tradizionale saluto e augurio di fine anno. .

«La cultura, in tutti questi significati, è parte della nostra identità, tanto da consentirci di giocare una partita da protagonisti, in Italia e a livello internazionale».

«Aldilà dei numeri straordinari di questa Capitale, quello che mi preme sottolineare è il senso più profondo di questo 2023 - ha detto in un video online -. Abbiamo guadagnato una nuova consapevolezza: che siamo davvero una Capitale di Cultura. Che Bergamo e Brescia non sono solo territori produttivi e province manifatturiere, ma che le nostre città, dotate di uno straordinario patrimonio d’arte e di bellezza, sono luoghi ricchi di ogni forma di creatività contemporanea: pittura, musica, fotografia, teatro, design, di cultura scientifica e di cultura di impresa, di cultura della sostenibilità e di cultura della solidarietà. E che la cultura, in tutti questi significati, è parte della nostra identità, tanto da consentirci di giocare una partita da protagonisti, in Italia e a livello internazionale».

Tra i temi trattati, i cambiamenti e le opere della città: «Per parte nostra, abbiamo cercato di renderla ancora più bella, la nostra Bergamo, con il nuovo allestimento dell’Accademia Carrara, liberando piazza Cittadella dalle auto, ultimando la sistemazione del museo Archeologico e di casa Suardi in piazza Vecchia, completando la riqualificazione del centro di Città bassa, il centro Piacentiniano, a sua volta liberato dalle automobili. Insieme all’università abbiamo portato a termine il grande cantiere di Sant’Agostino, mentre la Fondazione Mia ha restaurato il meraviglioso coro ligneo di Santa Maria Maggiore. E tanti altri interventi hanno preso avvio».

«... Conflitti le cui conseguenze toccano la nostra vita di tutti i giorni, a cui si aggiungono all’inflazione, che ha eroso il valore degli stipendi – che non crescono - e messo in difficoltà tante famiglie».

Al centro anche i grandi problemi internazionali e le fatiche quotidiane in ambito economico di molte famiglie bergamasche: «Non che il 2023 non abbia avuto le sue fatiche, anche a Bergamo. Su tutti noi ha continuato a pesare una brutta situazione internazionale, con la guerra in Ucraina che non accenna a finire e la nuova violenta crisi che si è aperta in Medio Oriente, conflitti le cui conseguenze toccano la nostra vita di tutti i giorni, a cui si aggiungono all’inflazione, che ha eroso il valore degli stipendi – che non crescono - e messo in difficoltà tante famiglie. Il Comune di Bergamo ha cercato di fare la propria parte: non abbiamo toccato tariffe o imposte; abbiamo anzi fatto il possibile per aumentare il nostro sostegno nelle situazioni di maggiore fatica e fragilità. Non sempre ci siamo riusciti. Ma questo ci motiva a fare meglio e di più per proteggere, e aiutare, i cittadini e le famiglie di Bergamo per i quali la vita è oggettivamente più complicata».

«Meno auto significa anche meno inquinamento e meno emissioni. Questo punto, la progressiva riduzione delle emissioni che contribuiscono al cambiamento del clima, è un altro dei traguardi stiamo lavorando e a cui si dovrà dare assoluta priorità».

E il futuro? «La nuova linea Tramviaria Bergamo-Villa d’Almè, del collegamento ferroviario stazione-aeroporto, del raddoppio della Bergamo-Ponte San Pietro, della linea elettrica di superficie Bergamo-Dalmine-Verdellino, della nuova stazione dei treni di Bergamo» spiega e aggiunge: «Credo che ci siano diverse cose su cui dobbiamo ancora migliorare.Una è sicuramente la mobilità, collegata al traffico. Le infrastrutture di trasporto pubblico di cui stanno per iniziare i lavori servono esattamente a questo: a ridurre la circolazione di auto private e il traffico che ne deriva (...). Meno auto significa anche meno inquinamento e meno emissioni. Questo punto, la progressiva riduzione delle emissioni che contribuiscono al cambiamento del clima, è un altro dei traguardi stiamo lavorando e a cui si dovrà dare assoluta priorità».

Nel suo discorso, il sindaco Gori mette al centro anche «la questione della casa, che dovrebbe essere un diritto e che invece, per alcune fasce di popolazione – quelle né abbastanza povere per accedere alle graduatorie degli alloggi popolari, né abbastanza ricche per puntare al libero mercato, – è sempre più inaccessibile. Il Piano di Governo del territorio che approveremo in primavera contiene nuovi strumenti per ampliare la disponibilità di case a canone contenuto, soprattutto per i giovani» E poi la «qualità di vita delle tante persone anziane», il «rinnovamento delle strutture scolastiche della città, che riguarda tutti i gradi di cui abbiamo competenza: asili nido, scuole materne, elementari e medie».

Con un pensiero finale.: «Questo è il mio ultimo video di fine anno da Sindaco di Bergamo. Sono passati quasi 10 anni da quando molti di voi mi hanno dato fiducia. Voglio cogliere questa occasione per ringraziarvi, e per ringraziare anche chi non l’ha fatto. Ho cercato di impegnarmi per tutti. Grazie a chi mi ha fermato per strada per darmi un consiglio, per rivolgermi un apprezzamento o per segnalarmi qualcosa da migliorare, grazie a chi mi ha scritto e spronato a fare meglio. Io e la mia squadra di assessori e collaboratori abbiamo cercato di dare il massimo, senza risparmiarci. Fatemi dire grazie anche a loro».

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