Unesco, 200 mila euro al progetto «Di fortezza in fortezza»: Bergamo punta a un turismo più sostenibile

IL FINANZIAMENTO. Il progetto Unesco «Di fortezza in fortezza attraverso un turismo sostenibile», guidato dal Comune di Bergamo, ottiene 200.000 euro dal Ministero della Cultura. L’iniziativa coinvolge anche Peschiera del Garda e Palmanova, parte del sito seriale delle fortificazioni veneziane.

Roma

Arriva da Roma una buona notizia per il sistema delle fortificazioni veneziane: il progetto «Di fortezza in fortezza attraverso un turismo sostenibile» si è aggiudicato un finanziamento da 200.000 euro nell’ambito del bando del Ministero della Cultura dedicato ai siti italiani della Lista del Patrimonio Mondiale.

A presentarlo è stato il Segretariato internazionale Unesco e Bergamo è città referente per il progetto «Opere di difesa veneziane del XVI e XVII secolo. Stato di Terra – Stato di Mare Occidentale», che unisce tre realtà italiane: Bergamo, Peschiera del Garda e Palmanova.

Risorse per oltre 3,6 milioni: 31 progetti ammessi

Il bando del Ministero ha messo in circolazione 3.620.374 euro, suddivisi in due linee di intervento: 1,9 milioni per i servizi di assistenza ai siti Unesco e 1,72 milioni per le azioni di valorizzazione.

Sono 31 in totale le domande ammesse. Tra queste, il progetto guidato da Bergamo punta a intervenire su una delle sfide più pressanti del settore: conciliare l’aumento dei flussi turistici con la tutela del patrimonio e il benessere delle comunità locali.

Un piano in 18 mesi per governare i flussi

Il progetto avrà una durata di 18 mesi e si concentrerà sulla redazione del Visitor Management Plan, il documento richiesto da Unesco per definire come gestire i visitatori in maniera sostenibile. Un piano operativo che mira a distribuire meglio i flussi, migliorare la qualità dell’esperienza di visita, promuovere comportamenti responsabili e coinvolgere attivamente le comunità che vivono all’interno e intorno alle mura.
Uno strumento considerato sempre più cruciale per i siti Patrimonio dell’Umanità, soprattutto in un contesto in cui il turismo, in molte città d’arte, rischia di trasformarsi in pressione insostenibile.

La sfida, ora, è trasformare il progetto in un laboratorio di buone pratiche replicabili. Le tre città – Bergamo con le sue Mura veneziane, Peschiera del Garda con il sistema fortificato lacustre e Palmanova con la sua pianta stellare – rappresentano contesti diversi ma accomunati dalla stessa eredità culturale

Tavoli di lavoro con operatori e comunità

Elemento distintivo del progetto è il coinvolgimento diretto degli stakeholder delle tre città. Previsti tavoli di co-progettazione ai quali parteciperanno operatori turistici, enti legati alla mobilità, esperti di tutela del patrimonio, realtà culturali e imprese creative.

Un approccio che guarda anche all’«Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 11» dell’Agenda 2030, dedicato a città e comunità sostenibili, e che punta a costruire strategie condivise e realmente attuabili.

Un modello per gli altri siti

La sfida, ora, è trasformare il progetto in un laboratorio di buone pratiche replicabili. Le tre città – Bergamo con le sue Mura veneziane, Peschiera del Garda con il sistema fortificato lacustre e Palmanova con la sua pianta stellare – rappresentano contesti diversi ma accomunati dalla stessa eredità culturale.

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