UniBg compie 55 anni: un ateneo sempre più «glocal» con qualche spina nel fianco - Le foto

IL NUOVO ANNO ACCADEMICO. Il saluto della presidente del Parlamento europeo Metsola a Bergamo, «simbolo di forza e rinascita». L’ateneo punta sulla crescita qualitativa. Il rettore Cavalieri: servono residenze studentesche, sbloccare l’operazione Montelungo.

Un ateneo che se da un lato consolida i rapporti con il territorio e accresce le collaborazioni con le realtà locali, dall’altro continua a guardare oltre i confini nazionali puntando ad un’internazionalizzazione sempre più «smart». E che qualche problema deve ancora risolverlo, a cominciare dalle residenze studentesche (da incrementare) e dal sottodimensionamento del personale tecnico-amministrativo. È il profilo aggiornato dell’Università degli studi di Bergamo emerso nel corso della cerimonia di apertura del 55esimo anno accademico, che si è tenuta mercoledì 29 novembre nell’aula magna di Sant’Agostino.

Il saluto di Metsola

Ad aprire la cerimonia un videomessaggio della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, a rafforzare la veste internazionale dell’ateneo orobico. Metsola ricorda «la fierezza» dimostrata da Bergamo durante la pandemia. «La vostra città è stata simbolo europeo di solidarietà, forza e rinascita», dice. E invita i bergamaschi, e i giovani in particolare, ad andare alle urne il 9 giugno, per eleggere un nuovo Parlamento europeo. «L’Europa non è un’entità lontana e sopravviverà solo se lotteremo per lei, se saremo capaci di attuare le riforme e reinventare il nostro progetto».

L’inaugurazione dell’anno accademico: la fotogallery

Bedolis

Un pensiero per Giulia

Un pensiero va a Giulia Cecchettin e alla sua morte assurda, per mano dell’ex fidanzato. La ricordano la presidente del Parlamento europeo e il rettore Sergio Cavalieri («anche le università dovranno fare la loro parte perché fatti come questo non accadano più»). «La relazione tra il nostro ateneo, la città e il territorio è vitale – sottolinea il rettore Cavalieri – . Se cresce UniBg cresce anche il territorio, per questo stiamo pensando ad avviare presìdi di ricerca in alcune realtà territoriali con l’intento di aprirci a un dialogo costruttivo». Oggi UniBg, raggiunti i 22mila iscritti, deve puntare su una crescita qualitativa. Cavalieri ha citato i nuovi corsi di laurea, i progetti avviati, le infrastrutture realizzate e i cantieri pronti a partire. Con una spina nel fianco, la riqualificazione delle ex caserme Colleoni e Montelungo ancora al palo. «Un ritardo che penalizza noi e il sistema Bergamo nel suo insieme, dobbiamo arrivare a sbloccare l’operazione, non c’è più tempo da perdere».

La Lectio magistralis

Nella «lectio magistralis» di Michel Lussault, docente di geografia alla Scuola Normale Superiore di Lione, la convinzione che Bergamo rappresenti una sorta di modello in un mondo globalmente urbanizzato. Con l’ateneo orobico pronto a diventare un «laboratorio di sperimentazione per riorientare i nostri modi e spazi di vita».

© RIPRODUZIONE RISERVATA