Cronaca / Bergamo Città
Martedì 04 Novembre 2025
Via Martinella a Bergamo, i residenti lanciano il progetto di un «ponte verde»
L’IDEA. Presentato un collegamento ciclopedonale di 200 metri dall’Edoné per superare la provinciale. Berlanda: «Apprezziamo l’idea, ma è troppo costosa».
Il sogno per Redona, e per risolvere il tema dell’attraversamento pedonale tra il nord e il sud del quartiere, ora ha un volto preciso. Un «ponte verde» tra l’Edoné - nell’area dell’ex cimitero - e via Correnti, con collegamenti ciclopedonali, un parcheggio d’interscambio e una nuova bretella con via Martinella.
Il nuovo progetto
Il progetto presentato nei giorni scorsi all’assessore Marco Berlanda da Emiliano Bezzi, presidente del Comitato per Redona, e realizzato dall’architetto Agostino Maninetti, residente nel quartiere e già collaboratore della Provincia, punta a ricucire «lo strappo urbanistico» fra il centro di Redona e la zona a sud. Con un piano alternativo al sottopasso ciclopedonale prospettato da Palafrizzoni e dalla Provincia nell’ambito della sistemazione del nodo della Martinella (dove entro 15 giorni è prevista l’entrata in vigore definitiva del semaforo sempre verde): più lontano dall’incrocio con la Sp 35 e soprattutto molto più costoso, stimato in circa 5 milioni di euro, ma di respiro più ampio.
«Oltre la mobilità»
«La nostra proposta non contrasta il nuovo impianto viabilistico previsto dalla sistemazione dell’incrocio della Martinella con l’introduzione del verde continuo e l’allargamento della strada, ma è un progetto più complesso, che va oltre il tema della mobilità», afferma Emiliano Bezzi. Geometra di professione, insieme a Maninetti ha immaginato qualcosa di più di «un semplice ponte».
Le caratteristiche del ponte
Il landbridge, completamente verde, si svilupperebbe per circa 200 metri di lunghezza e 50 di larghezza, poggiando su grandi travi ad arco. Partendo dall’area dell’Edoné, raggiungerebbe il bacino del torrente Gardellone, integrando piste ciclopedonali anche in direzione di via Martinella. Il progetto prevede inoltre gradoni erbosi pensati come «spalti naturali» per eventi futuri, un parcheggio di attestamento nella zona sud, verso via dei Bersaglieri, e una nuova bretella a doppio senso tra via Martinella e lo svincolo di Torre Boldone sulla provinciale. Quest’ultima, secondo Bezzi, permetterebbe di chiudere via Martinella nel senso unico ipotizzato da Comune e Provincia, migliorando la sicurezza dell’incrocio ed evitando ai residenti lunghi percorsi alternativi. «Questo progetto collegherebbe Redona con una grande area verde che crediamo potrebbe diventare un Parco della Trucca 2. Un vero collegamento, che avrebbe anche una connotazione sociale. In ogni caso è una proposta e siamo aperti ad altre soluzioni», aggiunge Bezzi Nel frattempo la condivideranno con i residenti di Redona, e non solo, in un incontro pubblico il 18 novembre alle 20,45 al Polo civico del quartiere.
«Visione molto interessante»
L’assessore alla Mobilità, Marco Berlanda, pur apprezzando l’idea, non sembra ritenerla una strada percorribile: «È meritorio lo sforzo e l’impegno propositivo nel trovare un’altra soluzione. Il progetto riguarda una scala molto più ampia e in una chiave di sviluppo per il medio-lungo periodo propone una visione molto interessante, ma che ad oggi è molto costosa e comporta un maggiore lavoro in termini di espropri, progettazione e ricerca di finanziamenti».
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