Da Bacchelli a Mike Bongiorno, un racconto sui personaggi del ’900

LA SHORT STORY. «Memorie del Novecento» di Marco Buscarino sarà presentato al Salone del Libro di Torino.

Sarà presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino «Memorie del Novecento», ultimo racconto di Marco Buscarino pubblicato nel volume antologico «Racconti Storici» da Historica Edizioni. Titolo accattivante per una narrazione densa di suggestioni quella di Buscarino intorno ad alcuni grandi personaggi che hanno caratterizzato il ventesimo secolo.

Questa short story, destinata a suscitare interesse non solo per l’originalità dei contenuti, ma anche per la scoperta letteraria che verrà rivelata dall’autore nel corso del racconto, inizia con la descrizione della Trattoria Bagutta di Milano com’era nel 1924, anno della sua apertura. Fu il toscano Alberto Pepori a iniziare l’attività coinvolgendo come cuoca la moglie Giulia. Nel 1926 il locale verrà scoperto da Riccardo Bacchelli che vi porterà i suoi amici scrittori, artisti, giornalisti che saranno i protagonisti della nascita del Premio Letterario Bagutta. Alberto fu capostipite di una famiglia di ristoratori italiani di grande livello che gli succederanno nel corso dei decenni alla conduzione del locale, il figlio Mario e il nipote Marco. Oggi il Bagutta, con le sue 97 edizioni, è il premio letterario più antico d’Italia. Ha premiato numerosissimi scrittori fra cui Carlo Emilio Gadda, Italo Calvino e Giorgio Bassani. Baguttiana lo fu anche Maria Pezzi, altra protagonista del racconto, la più grande giornalista di moda del Novecento, nonché prima stilista italiana «in un periodo in cui il suo mestiere stava per nascere e si trovava a metà fra la cronaca disegnata e scritta della moda e il vero e proprio stilismo» come scrisse l’ideatore e curatore del «Dizionario della Moda», Guido Vergani. Fu lei la prima donna accreditata come cronista alle sfilate di moda a Parigi a partire dagli anni Trenta. Nei suoi pionieristici reportage parigini, la giornalista milanese seppe unire alla scrittura i disegni dei modelli (i fotografi non esistevano), che invierà insieme al «pezzo» a importanti testate giornalistiche italiane.

Dalla Milano degli anni Venti, l’autore del racconto ci porta al periodo del secondo conflitto mondiale sempre attraverso l’esperienza della Pezzi. In quel periodo lei lavorava a «Fili di moda», periodico di moda pratica della Domus editrice. E quando la casa editrice di Milano trasferì a Bergamo Alta la propria sede a causa dei bombardamenti sul capoluogo lombardo, la Pezzi decise di andarci in bicicletta. Incredibile è la descrizione di uno dei suoi viaggi fra Milano e il capoluogo orobico intrapresi dalla giornalista milanese allora trentaseienne densi di pathos e difficilmente immaginabili ai giorni nostri.

Dalla guerra la narrazione si sposta alla Liberazione e al Referendum del 1946 su Monarchia e Repubblica, quindi al primo dopoguerra con la nascita della Rai Radiotelevisione Italiana, di cui quest’anno ricorre l’anniversario dei Settant’anni della nascita.

Impossibile non nominare i primi protagonisti della Radio e della Televisione pubblica di quegli anni presenti nella narrazione: Corrado annunciatore all’Eiar e Mike Bongiorno primo presentatore della Rai Tv. Con quest’ultimo, anni dopo, entrerà in contatto l’autore del racconto al quale Mike concederà un’intervista nel corso della tappa di San Pellegrino Terme del Giro Mike del 1981. L’aspetto singolare che caratterizzerà quell’incontro sarà scoprire da parte dell’autore, a distanza di anni, che l’edizione di quell’anno della manifestazione musicale diretta da Mike, verrà citata dal noto presentatore nelle sue memorie.

Il racconto di Buscarino ha il merito di offrire in poco spazio un originale affresco del Ventesimo secolo fatto di riferimenti anche personali ad un mondo in gran parte mutato ma che ha lasciato in eredità i suoi insegnamenti e i suoi indimenticabili ricordi. Accattivante è quello della grande soprano Maria Callas, intenta ad assaggiare al Biffi Scala i piatti del grande chef Afredo Valli. Nel racconto infine Buscarino rivela il vero luogo della redazione di «Fili di Moda», periodico della Editoriale Domus, che Maria Pezzi raggiungeva a Bergamo alta nel 1944 in bicicletta da Milano per svolgere il suo lavoro di giornalista. Aspetto questo del tutto inedito sino ad oggi.

Il racconto «Memorie del Novecento» sarà disponibile in anteprima allo stand dell’editore presso il Salone del Libro di Torino, in tutte le librerie italiane, sui principali stores on line e sul sito dell’editore.

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